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Adriano col cuore spezzato ma il mistero s'infittisce...

Joana Machado, la donna che sta spezzando il cuore dell'Imperatore, rompe il silenzio: «Non ho più la forza di stargli dietro e prendermi nuovamente cura di lui». Il suo procuratore Raiola: «Ha un problema personale, di più non posso dire»

Adriano col cuore spezzato 
ma il mistero s'infittisce...

Joana Machado, la donna che sta spezzando il cuore dell'Imperatore, rompe il silenzio: «Adriano si è perso ma io non ho più la forza di stargli dietro e prendermi nuovamente cura di lui».
Secondo la stampa brasiliana c'è la rottura tra lei e Adriano dietro la depressione dell'Imperatore, e nelle cronache di gossip il nome della donna è seguito dalla precisazione ex fidanzata di Adriano.
La 28enne ex fidanzata dell'attaccante dell'Inter ha deciso di raccontare a O Dia come stanno le cose, spiegando che è consapevole del difficile momento che sta attraversando il giocatore, rifugiatosi nella favela dove è cresciuto e dove si troverebbe spesso al fianco di alcuni vecchi amici d'infanzia che nel frattempo si guadagnano da vivere in modo illecito. «Sono andata nella favela diverse volte a cercarlo, soprattutto su richiesta di sua madre che è preoccupata. Ma Adriano non fa uso di droghe, la sua unica droga è la birra ma a chi non piace bere una birretta?».
Una considerazione lodevole, un tentativo di dare un volto umano a una vicenda che resta confusa e poco intuibile se non si conosce la movida di Rio, i suoi ritmi, i personaggi che la popolano.
Parlando della loro storia, Joanna racconta che il suo più grande errore è stato quello di accettare l'invito di trasferirsi in Italia e andare a convivere con Adriano sul lago di Como: «Ma poi ho cominciato a sentire la mancanza dei miei figli rimasti in Brasile, una bambina di dieci anni e un bimbo di tre. Averli lasciati per andare a vivere con Adriano è stata la maggior follia che ho fatto, soprattutto quando ho scoperto che a lui non interessava niente, non ha fatto niente per me e non mi ha rispettata».
Il riferimento alla festa organizzata dall'Imperatore, con narcotrafficanti e travestiti, è stato il pretesto finale: quella casa doveva diventare la loro nuova casa e lei non ci era mai entrata perché sarebbe dovuta essere una sorpresa: Adriano l'aveva arredata in un certo modo per farle piacere.
Una festa durata dodici ore fino alle cinque del mattino e finita sulle pagine di tutti i giornali brasiliani. E non era tutto, fra le partecipanti c'era anche Veronica Araujo una ex fidanzata di Adriano: «Quando ho saputo che aveva organizzato un party nella casa nuova dove io non ero ancora stata e con quella gente... donne, travestiti... Ho sempre detto che la casa è sacra, non si fa entrare chiunque», si è sfogata Joanna.
Le amiche raccontano che ha pianto a dirotto giurando che non avrebbe mai più rivisto Adriano: «Non ho più parlato con lui prima e non so se lo farò ora - prosegue - Lui si sente smarrito ma non posso prendermi cura di lui, devo pensare ai miei figli. Aveva tutto per essere felice. È ricco, ha una famiglia pulita, è un ragazzone di 27 anni, ma se lo dimentica».
Joana non è nemmeno stupita che Adriano si sia rifugiato a Vila Cruzeiro. «È lì che si sente una persona normale, lì non ha bisogno di essere l'Imperatore». Insomma sarebbe solo e soltanto una questione di cuore, eppure anche ieri si erano diffuse versioni strabilianti, perfino che Adriano fosse sotto scacco di un cartello di narcotrafficanti che tengono in ostaggio il piccolo figlio. Ma l'Imperatore ha uno stuolo di amici e presunti tali che non lo mollano, lui resta una fonte di ricchezza straordinaria in quei luoghi e lo è anche per il suo procuratore Gilmar Rinaldi, ex portiere della nazionale brasiliana, che assicura di sentire come un problema suo il terribile momento che starebbe attraversando il suo assistito: « Adriano ha un problema personale, ma la droga non c'entra - ha prercisato Rinaldi -. In questi giorni ha fatto visita ad alcuni amici e parenti nella favela carioca di Vila Cruzeiro. Ora passerà qualche giorno con la madre, a Barra da Tijuca. E tra una settimana, alla fine, tornerà in Italia».
Con comodo. A volte si resta molto perplessi a trattare questa situazione, perché si teme chissà quale verità ci sia nascosta. Possibile che tutta questa premura e attenzioni verso Adriano sia relative solo e soltanto a una delusione d'amore?
Così però dice Joanna e conferma Gilmar Rinaldi. Di certo Adriano aveva messo tutti in allarme, scatenando anche il reparto antisequestro della polizia di Rio, quando nell'ultima settimana ha fatto perdere le proprie tracce. Il rebus, a sentire Raiola, è risolto almeno in parte. »Adriano non ha problemi di droga, non ha mai assunto sostanze stupefacenti. Nell'Inter, i giocatori sono sempre monitorati e lui è pronto a sottoporsi agli esami. Adriano ha molti difetti come tutte le persone ma ha qualità che pochi hanno». La comprensione di Rinaldi va oltre: «È difficile essere Adriano. È stato un momento difficile per lui. Non ci sono problemi di famiglia, è una situazione molto particolare. Si tratta di una vicenda privata e non posso dire di più, può succedere a tutti. Ora torneremo a Milano e chiariremo tutto«». Ma resta l'equivoco del problema personale: se fosse Joanna questo problema, perché Rinaldi non ne fa riferimento, tanto più che la storia è ormai pubblica? «Non posso dire di più», si è trincerato Rinaldi.
Alcuni giornali locali hanno dato risalto alla permanenza di Adriano nella favela di Vila Cruzeiro e non sono mancate allusioni ai presunti legami tra il giocatore e esponenti della malavita. «Lui ha amici che vivono a Vila Moreiro e ogni volta si crea un problema su questo argomento -ha spiegato Rinaldi-. Lui si trova in difficoltà perchè viene accusato di cose che non fa e io non ho il diritto di chiedergli di non andare a Vila Cruzeiro: lì vive la sua famiglia, lì è cresciuto. Per una persona famosa, che viene da dove arriva Adriano, il prezzo da pagare è alto». Una nuova mezza verità che apre a nuove illazioni e infittisce il mistero attorno al giocatore.
In questo momento si fa fatica a parlare di calcio. Rinaldi, però, è in grado di escludere il trasferimento dell'attaccante ad un clb brasiliano: «Non vedo la minima possibilità di un suo ritorno in Brasile. A giugno risolveremo la situazione con l'Inter e per le prossime stagioni.

La soluzione più probabile per me è che Adriano rimanga con la maglia dell'Inter».

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