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Adriano, rissa in discoteca con un gigante del basket

Diverbio con Howell, centro di Varese, poi le botte. Il nerazzurro: solo un equivoco

Adriano, rissa in discoteca con un gigante del basket

Milano - Mai banali le domeniche di Adriano. Entra in campo ad Ascoli e confeziona due assist per Ibra che sbloccano la partita. Rientra a Milano e si presenta all’Hollywood, sic, e alle quattro del mattino si prende due pappine da un certo Rolando Howell, due virgola zero cinque metri di altezza, centro americano della squadra di basket di Varese.

Le due pappine, che per alcuni sono due cazzotti, per altri due equivoci e basta, non sono ufficiali, nel buio della discoteca e magari con la strobo accesa si intuisce più che vedere, ma resta il fatto che ieri l’Imperatore doveva presentarsi per la sfida di Marsiglia fra amici di Zidane e amici di Ronaldo, e invece è rimasto a casa.
All’interno della discoteca c’era anche Ronaldo, ormai inseparabile compagno. Ma Ronie non si è menato con nessuno. Gli amici invece si sono dovuti fare in quattro per dividere il calciatore e il cestista, prima dentro e poi fuori dalla discoteca. Il diverbio fra i due comunque sembra sia iniziato dentro con un Adriano su di giri che ieri, sul sito dell’Inter, ha dato la sua versione in cui parla di equivoco, un banale misunderstanding: «Sono stanco che ogni singolo e piccolo episodio della mia vita privata venga ingigantito e usato contro di me».

Che la sua vita sia stressante e piena di equivoci non c’è alcun dubbio, se poi si sta a quanto affermano certe malelingue ci sarebbe da scriverci sopra un romanzo. A quell’ora c’erano decine di testimoni nel privé dell’Hollywood e qualcuno ha parlato di una dozzina di bottiglie di Cristal da 500 euro l’una che sono iniziate a girare.
La pallacanestro Varese, in linea con la versione di Adriano, ha minimizzato tutto, solo un diverbio continuato poi fuori dal locale, ma niente di serio. Comunque se qualcuno ha voglia e tempo di navigare, potrebbe scoprire che Adriano è anche sfortunato, perché il gigante con cui si è scontrato, è un tipetto mica male. E ha decisamente avuto la meglio.

Adesso tutti diranno che non è la prima volta che l’Imperatore si fa pizzicare in serate da bombardamenti e cattiverie del genere.

In realtà sembra una prerogativa tutta brasiliana e tipica dei carioca, a loro piace il movimento, insomma un po’ di bagarre a notte fonda per restare freschi e su di giri, niente di più. Se poi, per esempio, un gigante che arriva dalla South Carolina e non sa quali siano le abitudini in città, la prende sul serio e mena, loro che colpa ne hanno?

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