Jacopo Casoni
È stata unestate di passione. Un mondiale da buttare e dimenticare al più presto, la nascita del piccolo Imperatore, le voci di un divorzio dallInter che rimbalzavano, tonanti come sempre, dal ritiro del Brasile in Germania fino alle testate dei giornali italiani. Ma ieri mattina alle 7, laereo che ha riportato Adriano alla Malpensa ha posto la parola fine sia ai tormentoni di stagione che alla lontananza dellasso brasiliano dalla sua Beneamata.
Al suo arrivo a Riscone di Brunico, sede del ritiro interista, il numero 10 nerazzurro ha salutato i tifosi che lo hanno accolto festanti e ha subito chiarito quanto sia legato alla società e quale sia il suo obiettivo per la prossima stagione. «Questanno sarà diverso ha garantito lImperatore : basta con le promesse, voglio rispondere con i fatti. La scorsa stagione non ho reso allaltezza delle mie possibilità, quindi devo lavorare di più, imparare ad ascoltare e migliorare». Docile, perfino pronto a una sorta di ammissione di responsabilità e una richiesta di scuse. «Arrivo in ritiro da padre di uno splendido bambino, è unesperienza meravigliosa che ti cambia la vita. Lo scorso anno ho commesso degli errori che non rifarò».
Laria italiana è quella che è, e Adriano non ha potuto sottrarsi a un commento su Moggiopoli e sulle prospettive tricolori che si sono aperte per la sua Inter. «La cosa importante è che sia fatta giustizia ha sostenuto . Io preferisco vincere i titoli sul campo, ma se ci dovesse essere assegnato lo scudetto, ben venga. Adesso però pensiamo a vincere il prossimo, perchè abbiamo grandi responsabilità questanno». Responsabilità che il brasiliano sente sì nei confronti dei tifosi, ma soprattutto di Massimo Moratti.
A proposito del patron. Lunedì cera stato il primo duetto a distanza con il padre putativo. «Non ho mai pensato di lasciarlo», aveva detto Adriano dal Brasile. «Mi fa piacere che abbia voglia di giocare per lInter, perché è bravo e spero possa essere utile anche questanno», aveva risposto bonario Moratti. A dire il vero, nella stessa intervista, Moratti si era lasciato andare a una confidenza meno placida e accomodante nei confronti dei suoi, Adriano compreso quindi, escludendo di avere intenzione, in caso di assegnazione del tricolore 2005-2006, di elargire ai giocatori il premio scudetto pattuito. «Credo proprio che non gli verrà dato. Non togliamo loro il piacere di pensarlo, però credo proprio di no». La stoccata è lì, tra le righe, spiritosa e pacata, ma tagliente quanto basta.
Ma il nome dellImperatore è sempre al centro di voci suggestive di calciomercato: ultima in ordine di tempo, un revival dautore come lo scambio con il grande ex, Ronaldo. Tutte boutade, almeno per linteressato. «Sono tranquillo. Moratti è con me e io sono con lInter: non ho alcuna intenzione di andare via». Allora, confermata la volontà di vestire ancora nerazzurro, la curiosità dei cronisti si è spostata sulle valutazioni di Adriano circa il mercato interista, sulla rampa di lancio in attesa dellesito del processo sportivo. Si parla anche di punte, Toni, Trezeguet e Ibrahimovic in testa.
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