Aem-Asm, entro metà giugno le nozze

Il bond milanese sarà rimborsato. Superdividendo ai bresciani. I comuni avranno tra il 55 e il 57%

da Milano

La firma da parte dei sindaci di Milano e Brescia, Paolo Corsini e Letizia Moratti, degli accordi per la fusione tra Aem e Asm, avverrà entrò la metà di giugno. A dare i nuovi tempi per le nozze è stato ieri il sindaco di Brescia, Corsini, dopo che nel consiglio comunale ha illustrato il progetto per la nascita della multiutility del Nord anticipando il compimento di un percorso avviato dalle due ex municipalizzate nel settembre scorso. In realtà, mentre il sindaco di Brescia informava il consiglio comunale sul progetto, definito «tuttora in fieri», la trattativa è continuata.
E ieri, sempre a Brescia, si è svolto l’ennesimo vertice a due tra i presidenti delle due società, Renzo Capra e Giuliano Zuccoli. A motivare l’incontro, secondo l’agenzia Reuters, i paletti posti da Capra su alcuni aspetti della fusione, dopo che, sempre secondo la Reuters, due giorni fa le parti sembravano avere raggiunto un accordo su tutti gli aspetti della trattativa, come il concambio e la governance e si erano dati una scadenza al 2 giugno. Al consiglio comunale Corsini ha spiegato ieri che la governance sarà duale mentre la sede legale è rivendicata da Brescia. In caso di successo dei negoziati nascerebbe il terzo operatore industriale italiano nel settore dell’energia e il primo a controllo pubblico, con i due comuni che avranno una quota complessiva del 55% del capitale, mentre Bergamo avrà circa il 2%. «La parte pubblica oscillerà tra il 55 e il 57%, preservando il nuovo gruppo da ogni possibile rischio di scalate», ha detto Corsini. Il chiarimento non è bastato all’opposizione in Comune che per protesta ha deciso di abbandonare l’aula.
Il concambio (uno degli aspetti, ha detto Corsini, su cui il negoziato è ancora in corso) sarà sottoposto al giudizio da parte di un valutatore indipendente nominato dal presidente del tribunale. «Una delle condizioni richieste da Milano è stata la pariteticità di azioni con il Comune di Brescia», ha osservato Corsini. «Per raggiungere l’obiettivo l’amministrazione milanese si è impegnata a conferire Amsa nel perimetro di Aem, a riconoscere un dividendo straordinario ad Asm e a non convertire il prestito obbligazionario emesso dal Comune su azioni Aem», ha quindi proseguito il sindaco.
L’operazione avverrà per incorporazione di Asm in Aem. «Questa tecnicalità risponde a ragioni di opportunità legate ai vincoli societari delle partecipazioni più significative», ha spiegato Corsini.

Il riferimento è alla partecipazione in Edison, mentre per Asm «le recenti vicende che hanno interessato Endesa hanno sostanzialmente eliminato il rischio di eventuali rivalse di quest’ultima sulla nuova società». Quanto al margine operativo della società congiunta «passerà da circa 1,78 miliardi proforma nel 2006 a circa 2,8 miliardi nel 2011».

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