«Stiamo avvicinandoci al traguardo, siamo veramente alla stretta finale» nella vicenda della fusione con la bresciana Asm, ha detto ieri il presidente e ad di Aem Milano, Giuliano Zuccoli. Il manager ha anche incassato il via libera dellopposizione di Palazzo Marino al conferimento di Amsa (la società per la gestione dei rifiuti valutata intorno ai 250-270 milioni) in Aem, che permetterà di equilibrare il peso dei due Comuni nella società che dovrebbe nascere.
Quando? Fonti finanziarie sostengono che la firma dellaccordo potrebbe arrivare nel week end, probabilmente domenica, dopo che il sindaco di Brescia, Paolo Corsini, venerdì avrà riferito in Consiglio comunale. Milano ha presentato un documento con le ultime proposte a Brescia, una risposta dovrebbe arrivare oggi. Se sarà positiva si andrà alla firma. Tuttavia sembra che le due parti si siano avvicinate nella questione del concambio (la proposta milanese punterebbe a una soluzione senza vinti né vincitori), ma che a sorpresa i bresciani abbiano riaperto la partita della governance. Al punto, che quando il Giornale ha riferito dellottimismo degli advisor a fonti che seguono la trattativa, una di queste ha replicato: «Accordo domenica? Forse, ma non la prossima». Insomma, lo «stop and go» tra Milano e Brescia continua. E cè chi dice che Zuccoli, ottimista in pubblico, sia piuttosto irritato in privato.
Se arriverà finalmente laccordo, nascerà un gruppo «pesante» non solo per la presenza nelle reti di distribuzione sul mercato della Regione più ricca dItalia, ma soprattutto perché Aem apporterà la sua importante partecipazione in Edison e in Edipower, mentre Asm (questautunno dopo che Enel avrà lanciato lOpa su Endesa) disporrà di quel 20-25% di centrali che fanno capo a Endesa Italia.
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