Cronache

In aereo armati? Si può Striscia "buca" la sicurezza degli aeroporti italiani

Dopo l'11 settembre la sicurezza aeroportuale dovrebbe essere praticamente inviolabile. Ovunque, ma non in Italia. Un'indagine di Striscia la notizia dimostra come "bucare" la sicurezza dei grandi aeroporti italiani sia fin troppo facile. Il Codacons: si apra un'inchiesta

In aereo armati? Si può 
Striscia "buca" la sicurezza  
degli aeroporti italiani

Milano - Salire a bordo di un aereo armati dovrebbe essere praticamente impossibile. In teoria. Striscia la notizia ha invece dimostrato il contrario. La ricetta dell'esperimento è semplice. Basta trovare qualche attore e spedirlo al controllo bagagli dei principali aeroporti italiani per rendersi conto che la sicurezza post-11 settembre in Italia è ancora un miraggio.

Buchi nella sicurezza E' bastato un servizio di Striscia la Notizia a mettere sull'avviso il Codacons riguardo a una problematica di sicurezza non indifferente. Portare pistole, coltelli, taglierini negli aeroporti italiani e salire a bordo di un aereo armati non è poi così difficile. Dopo l'11 settembre i controlli sono stati intensificati - questo almeno si dice - per impedire che eventualità di tale gravità potessero riproporsi in futuro. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Al tg satirico di Canale5 è bastato assoldare qualche figurante, armato di lame e pistole giocattolo e testare i controlli di routine per rendersi conto che i livelli di sicurezza di alcuni aeroporti italiani non sono affatto adeguati. A finire nel mirino di Striscia la notizia Malpensa, Fiumicino, Capodichino (Napoli) e Falcone-Borsellino (Palermo). E non è tutto qui, se è vero che allo scalo di Lamezia Terme una finta viaggiatrice è riuscita ad accedere ad aree che ai passeggeri non dovrebbero essere aperte senza nessun problema.

"Ora indaghino le procure" "Ci chiediamo a questo punto come siano effettuati i controlli - dice il Codacons - e quale livello di sicurezza dobbiamo attenderci dagli aeroporti del nostro paese". Una domanda legittima, posta dal presidente Carlo Rienzi. "Se un attore di Striscia è riuscito a portare armi a bordo siamo certi che un terrorista non potrebbe fare lo stesso?" Un dubbio che al Codacons è bastato per presentare un esposto nelle Procure di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Lamezia Terme, in attesa di un'indagine che dia qualche risposta in merito alla sicurezza nei nostri aeroporti.

E non è tutto, per il Codacons la situazione è tanto grave da rendere auspicabile il lincenziamento degli addetti alla sicurezza in servizio nei giorni delle riprese di Striscia e la revoca dei permessi alle società addette ai controlli.

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