da Abuja
Un Boeing 737 della compagnia privata nigeriana «Adc» con 110 persone a bordo tra passeggeri e membri dellequipaggio è precipitato ieri pochi istanti dopo il decollo dall'aeroporto della capitale Abuja. I supersiti sono sei. Il portavoce del governo dello Stato di Sokoto, Mustapha Sheu, ha comunicato che tra i morti accertati vi è anche il capo spirituale dei 70 milioni di musulmani della Nigeria, il sultano di Sokoto, Mohammudu Maccido. Il portavoce ha aggiunto che sullaereo si trovavano anche il vice governatore dello Stato, il commissario all'Istruzione e due senatori. Il governo dello Stato di Sokoto ha proclamato sei giorni di lutto.
L'aereo della «Adc» era partito in mattinata da Lagos per il Sokoto con scalo ad Abuja. Dopo lo sbarco di alcuni passeggeri ad Abuja, il velivolo è ripartito per Sokoto, capitale dellomonimo Stato, nel nord del Paese. Pochi istanti dopo il decollo ha perso quota ed è precipitato. I soccorritori sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti. Un loro portavoce ha comunicato che le condizioni dei sei sopravvissuti sono gravissime.
Un diplomatico britannico, Steve Noble, tra i primi a raggiungere il luogo del disastro, ha raccontato di avere visto mutiliati e carbonizzati. «Lodore di morte - ha detto - era molto forte». Dopo lo schianto laereo si è spezzato e ha preso fuoco. Soltanto la coda, un motore e parte di un'ala sono ancora riconoscibili. Attorno ai rottami valigie, scatole e borse. Sembra che al momento del decollo ci fosse brutto tempo.
L'ufficio del presidente nigeriano Olusegun Obasanjo ha ordinato la costituzione di una commissione dinchiesta per accertare le ragioni della sciagura, la quarta in Nigeria in poco più di un anno. Nell'ottobre 2005, 119 persone erano morte in un Boeing 737 precipitato subito dopo il decollo da Lagos. Il 17 settembre, nello schianto di un piccolo aereo militare, un Dornier 228-221, contro le colline dello Stato centrale di Benue, persero la vita 14 militari, tra cui 10 generali, che si recavano alla conferenza annuale del capo di Stato maggiore.
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