«Aeroporti, Milano meglio di Roma»

Balotta (Cisl): «Confrontiamo la crescita della Compagnia nelle due realtà»

Gianandrea Zagato

Sbaglia, Francesco Rutelli, a sostenere che il problema è Malpensa. Motivo? «Malpensa non è peggio di Fiumicino» spiega Dario Balotta, segretario generale della Fit-Cisl lombarda. «Il problema, caro vicepremier, non è quello di mettere a confronto la crescita di Malpensa con quella di Fiumicino. Ma, semmai, è sapere qual è la crescita di Alitalia nei due aeroporti». Virgolettato che Balotta fa seguire dai numeri: «I dati più recenti di Alitalia a Fiumicino dicono che, tra gennaio e agosto di quest’anno, la compagnia di bandiera ha trasportato otto milioni 268mila passeggeri, perdendone 264mila rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A Malpensa, al contrario, i passeggeri sono cresciuto del 7,5 per cento ovvero sono aumentati di 519mila unità, passando cioè da sei milioni 942mila nei primi otto mesi del 2005 ai sette milioni 463mila del 2006».
Percentuali e valori assoluti che, continua il numero uno della Fit-Cisl, sono la testimonianza di quanto sarebbe sbagliato depotenziare Malpensa, hub strategico per il Paese e non solo per il Nord.

«Le pesanti dicotomie di Alitalia» aggiunge Balotta «derivano dal fatto che mentre a Malpensa la compagnia opera qualcosa come tredicimila voli al mese, avendo una base di equipaggio pari al venti per cento dell’organico, a Fiumicino per effettuare diecimila e pochi più voli al mese può disporre dell’ottanta per cento del personale». Che, in sintesi, significa: «Alitalia perde a Fiumicino ma guadagna a Malpensa».

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