Domani, o comunque entro l’estate, dovrebbe arrivare il via libera al progetto definitivo di Tem, la tangenziale est esterna di Milano. Dopo l’ok del Cipe non ci saranno più ostacoli sulla carta e si procederà con l’avvio dei cantieri, programmato per ottobre. Nel frattempo vanno avanti spediti i lavori della Brebemi che collegherà Milano, Bergamo e Brescia entro il mese di luglio del 2013. Lunedì si festeggia una tappa importante e cioè il raggiungimento dell’esatta metà del cantiere dopo due anni di lavoro. All’evento sarà presente anche il premier Silvio Berlusconi.
Non solo le grandi infrastrutture ma anche gli altri progetti di trasporto messi in campo dalla Regione Lombardia proseguono spediti: entro la fine di luglio partiranno i servizi di car sharing elettrico a Malpensa e Linate, si stanno riqualificando i Navigli come mezzo alternativo di spostamento. E poi si pensa in grande, aspettando Expo. Un esempio? Il progetto del taxi-elicottero per Malpensa: costerà 100 euro (10 in più rispetto a un taxi) e al momento si stanno scegliendo i luoghi più adatti per costruire gli eliporti, cioè le fermate del nuovo servizio.
Sul fronte treni, l’assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo chiede di avere un po’ di pazienza perché i frutti del lavoro di Trenord si possano toccare con mano. E si impegna a rispettare una promessa: «I risultati si vedranno entro il 2015, con un reale miglioramento dei treni e della rete ferroviaria». A proposito del progetto di fusione con Atm, Cattaneo si rivolge all’assessore comunale al Bilancio Bruno Tabacci: «L’idea non è sbagliata, può essere interessante ma solo se favorisce realmente la mobilità della gente. E se si segue un modello tipo quello di Parigi per integrare mobilità regionale e comunale».
Senza pregiudizi politici, Cattaneo apprezza anche la linea dell’assessore ai Trasporti di Milano Pierfrancesco Maran e l’ipotesi di aumentare i biglietti di tram e metrò. «Ne stimo il realismo. Del resto Atm dice che servono 320 milioni di investimenti per arrivare pronti a Expo. Tuttavia la finanza pubblica nel frattempo taglia 9 miliardi di euro agli enti locali. La leva tariffaria è quindi una medicina amara ma necessaria».
Sui treni invece non ci saranno più aumenti.
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