Il fatto non sussiste. Con questa formula il gup Claudio Mattioli ha prosciolto quindici persone accusate di abuso dufficio aggravato nellambito dellinchiesta sui cosiddetti affitti privilegiati, stipulati per ottenere lacquisto a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato di immobili nel centro storico della capitale.
Il proscioglimento è stato disposto per due funzionari della «Comunione delle Asl del Lazio», proprietaria in passato degli appartamenti poi ceduti a una società per la gestione immobiliare e per tredici inquilini che avrebbero tratto illecito vantaggio dallaffitto di case nel centro storico dopo il varo della legge regionale che diede il via libera alla loro cessione.
La società «Comunione delle Asl del Lazio» era lente che si è occupato del patrimonio immobiliare, gestito dalla società «Gepra». Le 15 persone erano state oggetto di unindagine dei carabinieri del nucleo provinciale, coordinate dal pm Pietro Giordano. Dopo aver raccolto una denuncia, gli investigatori focalizzarono lattenzione sullassegnazione degli immobili da affittare. Quarantuno furono i fascicoli sequestrati.
A conclusione delle indagini, 13 furono i contratti ritenuti irregolari, in quanto per laccusa si sarebbe proceduto a locare immobili a condizioni economiche vantaggiose in violazione dei regolamenti che disciplinano la materia.
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