Farah - Nuove tensioni nell’ovest dell’Afghanistan. Dopo una lunga notte di violenti attacchi, questa mattina tre militari italiani sono rimasti feriti, due in modo lieve e uno gravemente. Lo scontro a fuoco è avvenuto a Farah. Obiettivo dell’attacco una pattuglia congiunta di forze dell’Esercito afghano e di paracadutisti della Folgore. Secondo il comando di Herat, "l’azione degli insorti pare essere stata meticolosamente preparata, in modo da colpire le nostre unità al termine di una attività di rastrellamento in un’area nota per la presenza di consistenti milizie ostili".
Militari italiani sotto attacco I tre militari italiani feriti oggi in Afghanistan sono tre paracadutisti della brigata Folgore che erano impegnati in un pattugliamento congiunto con i soldati dell’esercito afghano. Uno è rimasto ferito ad un piede, uno ad una mano, mentre il terzo è stato colpito in prossimità di un’ascella: è quest’ultimo il più grave. Ma il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, assicura: "Nessuno è un pericolo di vita". I militari italiani coinvolti nel conflitto a fuoco stavano effettuando un servizio di pattugliamento per il controllo del territorio nell’area di Farah. L’attività, nell’ambito della missione multinazionale Isaf si stava svolgendo insieme ai militari dell’Esercito afghano.
Farah, zona calda Nella stessa zona di Farah, ma durante la notte, si era avuto un altro attacco ad una pattuglia di militari italiani. Questi avevano risposto al fuoco, senza riportare alcuna conseguenza. La provincia di Farah si trova nella parte meridionale della Regione ovest, a comando italiano.
E' una zona tradizionalmente calda, così come lo è anche quella della provincia di Bala Morgab, che si trova invece nella parte nord dell’area di responsabilità italiana: proprio qui, ieri, si è verificata una dura battaglia durante la quale sono stati colpiti due elicotteri Mangusta, ma non ci sono stati feriti tra gli italiani. Ingenti, invece, le perdite tra gli "insorti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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