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Afghanistan, attentati alle forze Nato

da Kabul

Una serie di attacchi compiuti ieri in Afghanistan hanno provocato almeno 18 morti, tra cui quattro soldati canadesi della forza Nato e tre poliziotti afghani. Un ordigno è esploso al passaggio di un’unità spagnola della Forza di reazione rapida a sud di Farah senza fare feriti.
Nell’attentato più grave, un kamikaze ha ucciso 11 persone ferendone altre 18 ad Herat, nell’ovest del Paese, sede del contingente italiano. Nessuno dei nostri militari è stato coinvolto nell’attentato, riferisce il portavoce del contingente italiano, capitano Giancarlo Ciaburro. Ad Herat sono presenti circa 750 militari italiani.
«L’attentato - spiega il capitano Ciaburro - è avvenuto nei pressi della grande moschea blu, in una zona molto affollata, con una moto imbottita di tritolo. Sembra che l’obiettivo fosse il vicecomandante della polizia locale, che è rimasto ferito».
Nella capitale Kabul, tre poliziotti afghani sono stati uccisi e uno è rimasto ferito dallo scoppio di un’autobomba. L’attacco è avvenuto sulla strada per Jalalabad, a est della capitale, in una zona teatro di frequenti attentati a causa della presenza di numerosi campi militari.
Sempre ieri, 25 km a ovest di Kandahar, nel sud del Paese, quattro soldati canadesi della Nato, secondo quanto riferito da un portavoce della coalizione, sono rimasti uccisi in un attentato suicida mentre distribuivano quaderni e penne a un gruppo di bambini. Anche questo attentato ha provocato un imprecisato numero di vittime civili.
Per fronteggiare l’escalation di violenze, riferisce la Nato in un comunicato, le forze afgane e straniere, tra cui quelle italiane, hanno lanciato un’operazione militare nella provincia occidentale di Farah. L’operazione «Wyconda Pincer» coinvolge forze locali oltre a truppe statunitensi e spagnole, con un coinvolgimento «marginale» degli italiani. La provincia di Farah confina con quella di Helmand, dove è molto attiva la guerriglia talebana. Quattro militari italiani sono recentemente rimasti feriti per l'esplosione di un ordigno nascosto sul lato della strada a Farah.


Infine, il capo di stato maggiore romeno Gheorghe Marin ha annunciato che la Romania invierà in Afghanistan altri 190 soldati, che si aggiungeranno ai circa 560 soldati romeni già presenti nel Paese.

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