Afghanistan, attentato nella capitale muore il presidente del Consiglio per la pace

Attentato a Kabul. Nell'esplosione, avvenuta vicino all'ambasciata statunitense, è rimasto coinvolto Burhanuddin Rabban, presidente dell'Alto consiglio per la pace. L'uomo è deceduto, ma ci sarebbero altre vittime

Afghanistan, attentato nella capitale 
muore il presidente del Consiglio per la pace

Kabul - Una violenta esplosione scuote Wazir Akbar Khan, il quartiere della capitale afgana dove si trova l'ambasciata statunitense. L'esplosione, un attentato di matrice terroristica, è solo l'ultima di una serie di attacchi che sono stati compiuti in questa zona della città nell'ultimo periodo. Nell'area dell'ambasciata viveva anche Burhanuddin Rabbani, ex presidente afgano e attualmente presidente dell'Alto Consiglio per la pace.

Secondo i collaboratori e la polizia afgana, Rabbani sarebbe morto nell'esplosione, mentre un secondo membro del consiglio, Masoom Stanikzai, ha riportato delle gravi lesioni. Ma nell'attentato sarebbero rimaste coinvolte anche altre persone. Nella casa di Rabbani era infatti appena terminata una riunione a cui avevano partecipato alcuni rappresentanti dei talebani. Rabbani, in quanto capo dell'Alto Consiglio, era incaricato di negoziare la pace con loro.

Storico capo della resistenza all'invasione sovietica degli anni ottanta, Rabbani era a capo del Consiglio per la pace dall'ottobre 2010, mese in cui era stato creato da Karzai, con l'intento di promuovere il dialogo con i talebani,

che dal canto loro non accettanno il dialogo, invocando l'abbandono del paese da parte delle forze militari stranierie. In seguito all'attentato il presidente Karzai ha subito lasciato New York per rientare in Afghanistan.

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