Afghanistan, bomba contro un convoglio di militari italiani

Un altro ordigno, il secondo in due giorni, è esploso oggi al passaggio di un convoglio di militari italiani in Afghanistan, ma nessuno è rimasto ferito. Lanciati anche razzi, poi una sparatoria. L'attacco è avvenuto nella provincia di Badghis, nell'ovest del Paese

Afghanistan, bomba 
contro un convoglio 
di militari italiani

Roma - Un altro ordigno, il secondo in due giorni, è esploso oggi al passaggio di un convoglio di militari italiani in Afghanistan, ma nessuno è rimasto ferito, né ci sono stati danni ai mezzi. L'attacco è avvenuto nella provincia di Badghis, nell'ovest del Paese, più o meno nella stessa zona dove ieri una pattuglia di bersaglieri era scampata a un analogo attentato.

I militari, a bordo di veicoli blindati 'Lince' stavano pattugliando una strada nei pressi di Bala Mourghab, dove si trova una base operativa avanzata della missione Isaf, gestita dagli italiani, quando all'improvviso si é verificata un'esplosione ai margini della strada. A differenza di ieri - quando l'ordigno ha investito uno dei mezzi, provocando gravi danni al veicolo e contusioni ad uno dei bersaglieri a bordo - questa volta la bomba non ha centrato l'obiettivo e non ha avuto conseguenze. I mezzi sono tornati regolarmente alla base.

Razzi e sparatoria Dopo il fallito attentato sono stati esplosi razzi Rpg e colpi di fucili automatici: i militari hanno subito risposto al fuoco con le mitragliatrici a bordo dei mezzi e si sono allontanati, senza subire danni. Lo rendono noto al comando del contingente italiano ad Herat.

L'ordigno, anche in questo caso, sarebbe stato un Ied (Improvised explosive device) comandato a distanza: un ordigno rudimentale, composto da granate e tritolo, collegato ad un filo e a un dispositivo elettrico. Si tratta di una delle tecniche più usate dai talebani, che nell'area di Bala Morghab - dove la loro presenza viene considerata 'consistente' - non disegnano neppure l'attacco diretto alle forze straniere, con armi automatiche e lanciarazzi.

Il più eclatante esempio recente risale al 5 agosto, quando gli italiani (che si

alternano con gli spagnoli nel controllo dell'avamposto di Bala Morghab) hanno respinto ripetuti e violenti attacchi al loro 'fortino': una battaglia durata quasi tre giorni e conclusasi senza feriti tra i militari. 

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