Roma - Crescono gli attacchi, deve aumentare il livello di sicurezza per i militari italiani in Afghanistan. Il tema è da settimane all'attenzione della Difesa che ha già deciso un primo piano per rafforzare la tutela del contingente: sarà inviato un altro aereo senza pilota Predator, i Tornado saranno usati con funzione offensiva, ci sarà una maggiore protezione per i blindati Lince.
Il ministro Ignazio la Russa ha programmato per i prossimi giorni un vertice militare a L'Aquila proprio per fare il punto della situazione. La Russa è reduce da un viaggio in Afghanistan, martedì scorso, dove ha potuto ascoltare di persona le richieste dei militari sul campo, prima di tutto quelle del comandante della Regione Ovest di Isaf, generale Rosario Castellano. I numeri parlano chiaro: man mano che si avvicina la data delle elezioni, il 20 agosto con eventuali ballottaggi in seguito, è in corso un'escalation di atti ostili da parte di insorgenti e taleban nei confronti degli uomini di Isaf.
Si stanno diffondendo i kamikaze e gli Ied, gli ordigni esplosivi artigianali piazzati ai margini delle strade, sono sempre più potenti. C'é stato anche un morto, il caporale Alessandro Di Lisio, il cui mezzo è saltato proprio su un Ied. Una delle richieste dei generali sul campo è quella di avere una maggiore copertura aerea per le pattuglie che ogni giorno si muovono lungo le insidiose strade afgane. Sarà quindi inviato un altro Predator (ora ce ne sono due in Afghanistan) che dall'alto potrà 'fotografare' eventuali movimenti sospetti sul terreno.
Ci sono poi i caccia Tornado, usati finora però solo con funzioni di ricognizione e sorveglianza. Col risultato che, quando una pattuglia italiana attaccata deve chiamare aiuto, intervengono gli aerei degli alleati, non quelli tricolori. Ebbene, La Russa ha annunciato che si pensa ad usare i Tornado anche in funzioni offensive, cioé con l'uso dei cannoncini di bordo, come già avviene per gli elicotteri Mangusta.
Per quanto riguarda le pattuglie sul terreno, i Lince hanno finora risposto bene agli attacchi, con il punto debole costituito dal mitragliere che sta sulla torretta, esposto al fuoco. Sono stati così studiati e proposti una serie di accorgimenti tecnici - tuttora al vaglio - per assicurare una migliore protezione al mitragliere.
E' in fase di sviluppo una nuova versione del Lince, che offrirà una maggiore protezione al personale ed è in corso di realizzazione un veicolo di classe superiore, pesante più del doppio, capace di più alta tutela anti-mina. Infine, c'é il Freccia, mezzo dotato di torretta servocomandata, senza cioé il militare esposto all'esterno, che è appena entrato in servizio ed in futuro dovrebbe essere inviato in Afghanistan.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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