Afghanistan: Obama ormai ha deciso il ritiro Ma la guerra va avanti

Tra poco il presidente comunicherà il piano di ritiro. Al contempo deve convincere il Congresso a continuare a stanziare fondi per portare avanti la guerra al terrorismo

Afghanistan: Obama 
ormai ha deciso il ritiro 
Ma la guerra va avanti

Washington - Ci pensa da tempo. Ora passa all'azione. Il ritiro dall’Afghanistan può iniziare. E' la nuova sfida di Barack Obama che conta, così,  di recuperare il diffuso malcontento per un conflitto che sembra interminabile, con un elettorato sempre più scettico e un Congresso preoccupato. Tra poco l'annuncio ufficiale del piano di disimpegno. Una sfida determinata dal fatto che il presidente democratico si trova nella situazione di soddisfare richieste opposte e ugualmente pressanti. Da una parte ci sono i generali che chiedono più tempo, e soprattutto risorse, per consolidare i progressi ottenuti con l'aumento di 33mila uomini deciso lo scorso anno da Obama. Dall’altra c’è l’insofferenza della base democratica, un’opinione pubblica diventata sempre più contraria alla guerra, salvo l’entusiasmo patriottico esploso dopo l’uccisione di Osama bin Laden. I cui effetti in termini di consenso, però, sembrano ormai svaniti.

L'enorme sforzo economico Ma proprio il massimo succcesso dell’amministrazione Obama è diventato un argomento, usato anche dai conservatori, per chiedere di ridurre le risorse ad un conflitto che ha raggiunto il suo primo obiettivo, l’eliminazione del leader terrorista.

E quella dei fondi è battaglia più dura per Obama che dovrà riuscire a convincere il Congresso che - in questo momento di grande ristrettezze dal punto di vista del bilancio - bisogna continuare a stanziare 10 miliardi di dollari al mese per la guerra.

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