«Aggiotaggio su Bnl» L’informativa fantasma che il pm Toro «ignorò»

«Nell’ambito del procedimento penale in oggetto (...) codesto ufficio interessava il reparto scrivente in ordine all’acquisizione e successivo esame di documentazione utile all’accertamento dei reati (aggiotaggio, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, ostacolo alla funzioni di vigilanza della Consob, manipolazione del mercato) nell’ambito di diverse iniziative finalizzate all’acquisizione di una partecipazione significativa al capitale della Bnl all’esigenza di contrapposti accordi parasociali, all’omissione delle comunicazioni agli organi di vigilanza previste dalla legge, nonché alla conseguente dedotta manipolazione del mercato dei titoli azionari Bnl in contrasto con l’Ops (offerta pubblica di scambio, ndr) promossa da parte del Banco di Bilbao nell’aprile dell’anno 2005. Nel contesto venivano emessi una serie di mandati di comparizione e provvedimenti volti all’ottenimento di documentazione concernente i medesimi profili, in gran parte presso banche».

Aggiotaggio informativo
Per aggiotaggio informativo (contestato inizialmente a Consorte) la Gdf fa riferimento a una «condotta tipica, idonea a determinare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari quotati e viene realizzata mediante la diffusione di notizie false. Nella vicenda in oggetto devono essere pertanto richiamate all’attenzione le notizie diffuse da Unipol mediante comunicati stampa rilasciati dalla stessa compagnia assicurativa (e ripresi dalle fonti di stampa) aventi ad oggetto la divulgazione degli aspetti salienti della “politica” seguita dalla vicenda Bnl (seguono, nel dettaglio, tutte le operazioni rese pubbliche dal 16 maggio 2005 al 1° luglio 2005). Dalla lettura dei citati comunicati stampa si evince con sufficiente chiarezza che Unipol si sia sempre premurata di dichiarare che il proprio “interessamento” in Bnl andava giustificato alla luce della necessità di tutelare l’investimento in Bnl Vita Spa, precisando altresì, che i possibili esiti dei propri investimenti in Bnl restavano aperti in quanto finalizzati ad aderire all’Ops del Banco di Bilbao, ovvero accrescere la propria partecipazione sino alla soglia rilevante per il lancio dell’Opa obbligatoria, ovvero infine confermare lo status quo. Tuttavia, con particolare riferimento agli obblighi informativi (comunicazioni al pubblico) i comunicati diramati dalla compagnia assicurativa contengono informazioni dirette al pubblico riguardo le intenzioni di Unipol non corrispondenti agli obiettivi di fatto perseguiti: si osserva infatti una discrasia fra quanto comunicato al mercato e quanto realmente posto in essere (…) Il rapidissimo e sensibile incremento nella partecipazione al capitale Bnl detenuta da Unipol difficilmente sembrerebbe potersi conciliare con un intento differente dall’acquisizione del controllo della società target (…). Alla luce dei fatti esposti sembrerebbe che Unipol abbia perseguito con tenacia il proprio intento di acquisire il controllo di Bnl diffondendo nel mercato comunicazioni “rassicuranti” o forse “dissimulatorie” volte a celare le proprie effettive intenzioni, che tuttavia traspaiono dai fatti con sufficiente evidenza. Non può allora trascurarsi che la scalata Unipol, pur celata dietro dichiarazioni fuorvianti, si può perfettamente sovrapporre, sotto il profilo cronologico, al periodo di offerta del BBVA. Ci si è dunque trovati di fronte due offerte di fatto concorrenti: l’una tuttavia espressamente citata in ossequio alle disposizioni di legge, l’altra celata (…). Siffatte considerazioni consentono di concludere che le dichiarazioni diffuse da Unipol sono da ritenersi tendenziose, perché qualitativamente difformi da una realtà in parte esistente, e come tali potrebbero essere rilevanti ai fini della fattispecie di manipolazione del mercato informativa o, al limite, manipolativa».

Operazioni occulte
«La dimensione ingannatoria sembra qualificare la condotta del delitto di aggiotaggio, e in questo senso potrebbero trovare una valenza significativa i passaggi di mano occulti di azioni, ovvero di accordi finalizzati a tali acquisizioni. Solo il 18 luglio 2005, infatti, Unipol rendeva noti una serie di accordi parasociali e di altra natura stipulati con imprese appartenenti al sistema delle cooperative e al settore bancario che gli consentivano il controllo del 41,96 del controllo del capitale Bnl facendo sorgere, a questo punto, l’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni Bnl (…). A questo punto occorre richiamare l’attenzione su alcune intercettazioni telefoniche sull’utenza in uso a Giovanni Consorte (…). Da queste sembra potersi ricavare l’esistenza di accordi finalizzati all’acquisto del pacchetto di maggioranza di Bnl intercorsi antecedentemente al 24 giugno 2005 (data d’inizio intercettazioni sull’utenza di Giampiero Fiorani). Dal tenore delle conversazioni sembra potersi rilevare che Unipol ha posto in essere un’azione finalizzata all’acquisto del pacchetto di maggioranza del capitale sociale Bnl, e dunque al lancio di un’Opa (…). L’esistenza del concerto trasversale fra Emilio Gnutti e Giampiero Fiorani, per la scalata di Antonveneta, altra vicenda nota, lambisce anche Giovanni Consorte, il manager di Unipol (…)».

Conclusioni e reati
«In relazione a quanto rappresentato valuti codesta Autorità giudiziaria l’eventuale circostanza secondo la quale le dichiarazioni diffuse da Unipol possono ritenersi tendenziose/difformi da una realtà comunque in parte esistente, e come tali, rilevanti ai fini della fattispecie di manipolazione informativa del mercato.

In merito all’ipotesi di aggiotaggio su strumenti finanziari posti in essere attraverso “altri artifici” valuti altresì la signoria vostra la rilevanza della condotta del presidente di Unipol, Giovanni Consorte e con particolare riferimento all’azione di “concerto” finalizzata all’acquisto del pacchetto di maggioranza delle azioni Bnl, all’idoneità di quest’ultima a determinare una sensibile influenza sul prezzo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica