Aggressione contro scuola ebraica a Parigi

Lanciate tre bottiglie con acido cloridrico. Nessun ferito. Arrestato un ragazzo di 15 anni

Aggressione contro scuola ebraica a Parigi

da Parigi

Tornano gli attacchi antisemiti a Parigi. Tre bottiglie contenenti acido cloridrico sono state lanciate contro una scuola ebraica di Parigi senza fare vittime.
Lo ha riferito ieri la polizia aggiungendo che un ragazzo di 15 anni è già stato arrestato mentre proseguono le ricerche per rintracciare una seconda persona notata da alcuni testimoni al momento dell'aggressione. Due delle bottiglie, di plastica, sono state lanciate sabato pomeriggio nel cortile della scuola Sinai, nel XVIII arrondissement, mentre alcuni bambini stavano giocando. Una terza bottiglia è caduta in una sala dell'edificio adibita a luogo di culto.
I fedeli non sono stati colpiti dalla bottiglia ma «hanno udito una detonazione», ha precisato il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche in Francia (Crif) secondo il quale «bottiglie che contengono acido cloridrico e una miscela possono essere esplosive» . Il Consiglio ha rivolto un appello a «non diminuire gli sforzi nella lotta contro le forme di antisemitismo».
Quello di sabato è solo ultimo degli atti antisemiti che si sono svolti nella capitale francese negli ultimi mesi. Il 2004 ha visto una vera e propria escalation di atti di razzismo contro la comunità ebraica. Le cifre parlano fin troppo chiaro. L’incremento degli atti giudicati «gravi» di razzismo e antisemitismo nel corso dello scorso anno è dell’88 per cento. In pratica da 833 reati si è passati a 1565. Le persone di fede ebraica ferite nel corso dell’anno scorso sono state 56. Si tratta del dato più elevato da decenni a questa parte.
Fra le violenze più frequenti registrate dalla Commissione nazionale consultiva dei diritti dell’uomo, c’è anche una forma particolarmente ignobile: quella contro i morti. Ci sono stati numerosi atti di vandalismo contro cimiteri ebraici.

Spesso sulle tombe sono state disegnate svastiche e altri simboli nazisti, circostanza che spinge a ricollegare questo particolare tipo di delinquenza a gruppi fanatici di estrema destra. Subito dopo seguono gli atti di razzismo e antisemitismo compiuti nelle scuole. E anche qui i numeri sono inquietanti. Su 970 atti di razzismo generico, ben il 62 per cento era rivolto contro persone di fede ebraica.

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