«Agguantare l’Inter entro Natale»

«Visto come stanno andando le cose mi sembra fattibile, sarà fondamentale il derby. La nostra forza è che nessuno mugugna»

nostro inviato a Milanello
Tutto funziona in casa Milan, due vittorie in campionato, ben tre in Champions (compresi i preliminari), la quota zero in classifica potrebbe essere sorpassata già domani, insomma, il turnover funziona. Quella che Adriano Galliani ha definito «l’arma vincente e letale» del Milan sta dunque dando i frutti sperati. Sta bene anche Gilardino infortunatosi a Parma. Il clima è sereno, così come «è sereno il turnover che il nostro allenatore sta facendo. Abbiamo una rosa equilibrata. Non ci sono difficoltà a far coesistere tantissimi numeri uno, come capita invece all’Inter», pensieri e parole di Paolo Berlusconi, vicepresidente rossonero che ieri a Milanello ha presentato l’Adidas Cup, torneo benefico di calcio a 7 con molti ex campioni over 35, per le attività della Fondazione Milan.
E proprio da Paolo Berlusconi è arrivata una disamina sull’attuale momento del calcio, a dimostrazione che il Milan è più che tranquillo sul futuro, anche se nessuno tra i rossoneri ha ancora digerito la penalizzazione di 8 punti da parte della Corte Federale. «Questa è una situazione di cui parlo malvolentieri - afferma Berlusconi -, preferisco aspettare le decisioni dell’arbitrato del Coni. Noi puntiamo all’azzeramento della penalizzazione, perché riteniamo un’autentica ingiustizia quello che ci è capitato. Riguardo a quanto sta succedendo in Federcalcio, noi facciamo gli spettatori. Abbiamo la massima considerazione per Guido Rossi e non intendiamo commentare quello che può succedere nell’ambito federale, né tantomeno affrontare gli eventuali conflitti d’interesse. Guardiamo, osserviamo e nient’altro».
Ma è la nuova filosofia del turnover targato Milan che sta a cuore al vicepresidente rossonero. «Ancelotti ha trovato la formula giusta: far giocare tutti, farli sentire tutti protagonisti e coinvolti in un progetto unico. Da noi non ci sono mugugni, i giocatori sanno di essere tenuti nella giusta considerazione dal tecnico e si impegnano sempre al massimo per mettersi in evidenza ai suoi occhi. Questo senso di emulazione non può fare che bene».
Berlusconi guarda avanti e vede roseo il futuro: «L’aggancio? Dipende solo dall’Inter. Se continua a pareggiare, a noi va benissimo. Quanto all’ottimismo di Galliani che aveva preconizzato l’aggancio per Natale, non mi sembra una previsione così campata in aria, visto come stanno andando le cose. Certo che sarà fondamentale il derby, è la sfida più attesa e dovremo assolutamente prenderci i tre punti».
Non affrontare però la Juve in campionato, anche per il Milan è una novità e Berlusconi scherza: «Mi spiace davvero che i bianconeri siano tra i cadetti, ma in questa stagione per me il massimo sarebbe stata una sfida Juventus-Inter, in B ovviamente. Attenzione però, la mia è una boutade e vi invito a scriverlo altrimenti vi querelo. Anzi, tengo molto al trofeo Berlusconi del 6 gennaio, lì Milan e Juve daranno vita al solito grande spettacolo e sarà come se nulla fosse successo».
Berlusconi poi s’illumina quando affronta il capitolo acquisti: «Galliani e Braida hanno lavorato davvero bene, Gourcuff e Oliveira sono due sorprese per tutti ma non per noi. Sapevamo quanto valevano, sono giovani e si sono già ambientati in rossonero. È inutile dire che potevano arrivare i vari Crespo, Ibrahimovic, Zambrotta e Buffon, perché dovevamo attendere il risultato dei preliminari e il solo Ronaldo era davvero a portata di mano.

E i nostri tifosi devono partire sempre dal passato e ricordare gli ultimi 20 anni pieni di vittorie. Che non sono finite, perché la famiglia Berlusconi non è ancora sazia di successi. Ronaldinho? Piace a tutti, anche a noi, ma per ora i costi sono proibitivi. Pero non possiamo ipotecare il futuro e non si sa mai...».

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