Agguato a troupe della Cbs a Bagdad: 4 morti

Uccisi due tecnici tv, un soldato Usa e un iracheno. Giornalista operata, è grave

da Bagdad

Ieri in Irak la guerriglia ha preso di mira due bersagli molto significativi: una troupe giornalistica della Cbs, uno dei più importanti network americani e militanti di un gruppo di opposizione armata al regime islamico al potere in Iran.
Il primo drammatico episodio è avvenuto verso le 10.30 del mattino nel centro di Bagdad. La giornalista 39enne Kimberly Dozier, un cameraman e un tecnico del suono erano da poco scesi da un mezzo blindato Humvee dell’esercito americano per riprendere alcune scene di un pattugliamento congiunto americano-iracheno. Improvvisamente è esplosa una bomba che era stata lasciata sul ciglio della strada. I tre sono stati investiti in pieno, e con loro anche un soldato americano e un contractor iracheno: nonostante indossassero giubbotti antiproiettile sono tutti morti, tranne la Dozier che gravemente ferita è stata trasportata in un ospedale militare statunitense, dove è stata operata e giudicata in condizioni gravi ma non tali da impedire un cauto ottimismo sulla sua sorte.
L’altra strage è avvenuta nei pressi di Baquba, località tristemente nota per far parte di quel “triangolo della morte” nel centro dell’Irak dove i terroristi sunniti hanno compiuto e compiono massacri. Le vittime sono undici operai, che poco prima delle otto del mattino si trovavano a bordo di un autobus: stavano andando a lavorare presso una base dei “Mujaheddin del popolo dell’Iran” (Pmoi), il principale movimento di opposizione armata al regime di Teheran, considerato un gruppo terrorista anche dagli Stati Uniti. Tre chili di esplosivo, con ogni probabilità piazzati all’interno dell’autobus su cui viaggiavano in tutto 44 persone, hanno prodotto una carneficina: oltre agli 11 morti si contano 17 feriti. I Mujaheddin accusano Teheran di essere direttamente implicata nell’attentato.
La tragica giornata irachena è stata completata da una serie di altri attentati, che ha portato il totale delle vittime di ieri vicino alla quarantina. Da parte loro le forze di sicurezza del governo possono segnare a proprio vantaggio l’arresto di tre terroristi appartenenti ad Al Qaida, uno dei quali è tra i principali collaboratori di Zarqawi a Bagdad, Kassim al-Ani.


Ieri ad Arlington, dove c’è il principale cimitero militare americano, il presidente Bush ha ribadito che intende onorare la memoria dei caduti Usa in Irak portando a termine il lavoro per il quale hanno dato la vita.

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