Agire sul processo infiammatorio per sconfiggere la rinite allergica

La rinite allergica è una patologia che agisce direttamente sulla qualità della vita: provoca infatti starnuti, congestione nasale, arrossamento e lacrimazione degli occhi, spesso anche l’asma. Complica ogni attività di lavoro e impedisce di andare a scuola. Una ricerca internazionale svolta nel 2004 è arrivata alla conclusione che soffrono di rinite allergica il 25 per cento dei cittadini europei.
Su Allergy and clinical immunology international è apparsa un’analisi dei dati ottenuti con una nuova terapia. Il preparato impiegato (nome chimico: mometasone) ha ridotto in modo significativo i sintomi oculari quali prurito, arrossamento, lacrimazione dei soggetti colpiti da rinite allergica stagionale.
Il professor Glenis Scadding, noto allergologo londinese, ha ricordato che anche la congestione nasale viene notevolmente ridotta dal trattamento con mometasone già al decimo dei quindici giorni previsti da questa ricerca.
L’analisi pubblicata dalla rivista della Wao, World allergy organisation, in realtà non riguarda un solo studio clinico ma quattro. Nei primi tre il principio attivo è stato somministrato quotidianamente per 15 giorni, nel quarto invece per 29 giorni. Non sono state descritte differenze evidenti né sono stati rilevati effetti collaterali di qualche gravità.

Il professor Paolo Castelnuovo, cattedratico di Clinica otorinolaringoiatrica nell’Università dell’Insubria (Varese), ci conferma l’efficacia di questo steroide, che nella sua formulazione spray raggiunge subito la mucosa nasale e poi l’occhio, attraverso il dotto naso-lacrimale.
«L’effetto non è immediato, ma è duraturo. Dispongo di una casistica di 500 casi, fra i dieci e i quarant’anni».

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