«Qui non è in gioco lonorabilità delle persone, che in taluni casi non sono in condizione di argomentare, qui è in gioco la credibilità del sistema». Andrea Agnelli, presidente della Juventus, commenta così le indiscrezioni secondo cui il Consiglio della Figc, nella riunione del 18 luglio, si dichiarerà incompetente sullo scudetto 2005-2006. E ancora, riferito alla presa di posizione dei Della Valle dellaltro giorno (avevano detto: «vogliamo chiarezza, ci spieghino perché migliaia di intercettazioni furono accantonate, serve un tavolo con i presidenti coinvolti», ndr): «La Fiorentina e i suoi principali azionisti hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate dal Consiglio Federale di lunedì», ha aggiunto Agnelli dagli Stati Uniti impegnato nei lavori del Global Sports Summit. «Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile, ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo», ha sottolineato il numero 1 del club torinese prima di precisare: «Ribadisco che ogni azione legale sarà esperita a tutela della Juventus, se lordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità ed eguale trattamento. Questo non è il tempo della burocrazia, questo è il momento della sostanza».
«Col nostro comunicato di mercoledì - è intervenuto ieri Andrea Della Valle - siamo stati di una chiarezza incredibile, lo dovevamo nei confronti della Fiorentina che è stata colpita in passato, nei riguardi di Firenze e dei tifosi, ma soprattutto - ha ribadito - vogliamo insieme a tutti i presidenti dei club cercare di mettere una pietra sopra Calciopoli entro linizio del campionato...
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