Agostino Zhao Rong

Fa parte di quei centoventi martiri cinesi che Giovanni Paolo II beatificò nel 2000 suscitando le ire del governo “popolare”. Zhao Rong era un soldato che divenne Agostino quando fu battezzato dal vescovo francese (poi beatificato) Gabriel Dufresse. Quest’ultimo arrivò in Cina nel 1775, appena un anno dopo essere stato ordinato sacerdote nella società delle Missioni Estere a Parigi. Nel 1784 cominciarono le persecuzioni e una spia lo denunciò. Arrestato e imprigionato, riuscì a fuggire ma poi si costituì per non far correre rischi ai cristiani che lo avevano nascosto. Rimesso in cella, dopo sei mesi, grazie all’intervento francese, fu liberato a condizione di risiedere a Pechino o a Macao. Il Dufresse scelse Macao perché era più vicina alla sua zona di missione, il Chon-King. Mantenendo uno stile defilato riuscì ad assistere i suoi fedeli dispersi in una territorio amplissimo e a battezzare centinaia di cinesi. Nel 1793 fu nominato provicario apostolico e nel 1800 divenne vescovo coadiutore. Tutto procedette abbastanza tranquillamente fino al 1805, anno in cui la persecuzione ricominciò peggio di prima. Da quel momento il Dufresse dovette spostarsi continuamente per non essere individuato. Andò avanti così fino al 1814, anno in cui la solita spia lo denunciò. Braccato, fu preso l’anno dopo e decapitato a Chen-Tu dopo quattro mesi di carcere. Zhao Rong era uno dei soldati incaricati di scortarlo. Colpito dall’esempio del condannato, si fece battezzare. Addirittura frequentò il seminario clandestino e divenne sacerdote. Scoperto e arrestato, morì tra i supplizi. www.

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