Agrigento A cinque anni «dimenticato» sullo scuolabus

Sfinito dal sonno, si è accovacciato sotto il sedile dello scuolabus e si è addormentato. Nessuno si è accorto della sua presenza. E così è rimasto per quattro ore e mezzo chiuso dentro l’autobus. La «dimenticanza» dell'autista e dell'assistente dello scuolabus costerà caro ai due impiegati comunali finiti sotto inchiesta per abbandono di minore. Anche la scuola ha aperto un'indagine per approfondire la vicenda. Succede tutto per caso, ma anche un po' per negligenza. Lo scuolabus fa il giro, raccoglie i bambini e li porta scuola. Mario, nome di fantasia, è piccolo e dorme sotto un sedile, l'ultimo, quello più in fondo. L'autista e l'assistente non si accorgono della presenza del bimbo, beato tra le braccia di Morfeo e, come fanno ogni giorno, finita la corsa, parcheggiano il mezzo nel garage del comune. Chiudono le porte e vanno via. La sorpresa alle 12, quando vanno a riprendere lo scuolabus per ritornare nelle scuole. Trovano Mario in stato di choc. È agitato e piange. Lo farà anche tra le braccia del papà che nel frattempo era stato avvisato dalla maestra dell'assenza da scuola di suo figlio. Tuona intanto la preside vicaria dell’istituto, Laura Di Benedetto: «È un fatto increscioso, ma la scuola non ha responsabilità. Fatti del genere non dovrebbero accadere e il controllo dovrebbe essere svolto in modo più attento». Amareggiato non nasconde il suo disappunto il padre del bimbo, un quarantenne che nella vita fa il panettiere: «Non voglio che questa vicenda passi inosservata, parlerò con i carabinieri, quello che conta adesso è che mio figlio stia bene.

Ripete ancora quello che gli è successo, ha paura, ma sta bene. Quanto prima lo faremo visitare da uno specialista».
Il sindaco di Realmonte, Giuseppe Farruggia, ha disposto un'indagine per appurare le responsabilità dei due impiegati. NaBru