Agriturismi e masi golosi in Alto Adige

Mila Busnè

L’Alto Adige è una delle zone d’Italia dove se si decide di alloggiare e pranzare in un agriturismo non si sbaglia in pratica scelta tale il livello qualitativo medio dell’offerta. E come funziona bene la sola associazione, Agriturismo Alto Adige, che ha per marchio un gallo rosso, 0471.999325, www.gallorosso.it. Come ogni anno, anche per la stagione 2006/07 è stata pubblicata la preziosa guida alle cosiddette vacanze diverse, diverse perché nei masi, le tipiche fattorie sud-tirolesi. Va richiesta gratuitamente all’ufficio bolzanino, qualcosa come mille indirizzi scarsi sparpagliati in Val Venosta, Merano e dintorni, Bolzano, la parte meridionale dell’Alto Adige, la Valle d’Isarco, le Dolomiti e la Valle Aurina. Non solo questo però. È importante anche una seconda uscita, tascabile, che fa venire l’acquolina: Masi con gusto. È la guida ai sapori contadini, con due canederli, knödel in tedesco, agli spinaci in copertina, una trentina abbondante di fattorie dove il buon cibo della tradizione si sposa a ottimi vini. Alla terza edizione, sono stati selezionati solo Buschenschank e Hofschank. Nel primo caso il vino è di produzione propria, nel secondo no (ma sempre buono sì). Anche questa guida va richiesta al gallorosso ed è gratuita. Sono tante le specialità della cucina di questa fette d’Italia dall’anima tirolese. I canederli sono tra le più conosciute e anche se ora è facile trovarli nelle gastronomie e nei supermercati, un tempo era un piatto povero che partiva dal recupero del pane duro e vecchio da parte di chi non poteva permettersi materie prime di qualità oppure viveva nei mesi fermi in posti isolati e non aveva possibilità di fare la spesa ogni giorno. Ogni valle e paese ha la sua ricetta tipica. Di solito la forma è tonda, un palla da tennis, ma in Val Pusteria è piatto come un hamburger e viene pure fritto in padella nel burro e servito con un’insalata di cavolo cappuccio, quando di solito gli knödel vengono bolliti e serviti in brodo. Condirli asciutti con burro, salvia e grana è un’usanza arrivata in seguito. Quelli base, pane bianco a parte, prevedono un impasto di latte, burro, farina bianca, uova, prezzemolo e noce moscata. I Leberknödel sono con fegato di vitello, quelli neri con pane nero di segale e i tirolesi, bianchi, hanno un gusto unico grazie a speck, pancetta e salame, a seconda del gusto della cuoca.

Attenzione: un canederlo è cotto quando sale a galla.

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