Teheran - L'Iran «darà un pugno in faccia» ad ogni superpotenza che cercherà di fermare il suo programma nucleare. Lo ha affermato oggi il presidente Mahmud Ahmadinejad, aggiungendo che Teheran considera «non valida» una recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che ha imposto sanzioni alla Repubblica islamica e le ha chiesto ancora una volta di sospendere l'arricchimento dell'uranio. Il portavoce del governo, Gholam Hossein Elham, ha aggiunto da parte sua che l'Iran si riserva tutte le opzioni, compresa quella eventualmente di uscire dal Trattato di non
proliferazione nucleare (Tnp), per fronteggiare le pressioni
internazionali alle quali potrà essere sottoposto.
Ahmadinejad parlava in un comizio durante una visita nella provincia sud-occidentale del Khuzistan, popolata da una forte minoranza araba e già terreno di battaglia in una guerra di otto anni (1980-1988) con l'Iraq. Nell'ultimo anno e mezzo quest'area è stata teatro di violenze e attentati di origine etnica che hanno provocato una trentina di morti.
Lo stesso presidente, il 24 gennaio dell'anno scorso, rinviò
all'ultimo momento una visita alla città, poche ore prima che questa venisse colpita da due attentati dinamitardi che uccisero otto persone. Le autorità iraniane hanno chiamato in causa le forze britanniche, di stanza nel vicino Iraq, per un presunto ruolo in questi episodi, accuse respinte da Londra.
Alla guerra con l'Iraq di Saddam Hussein il presidente iraniano ha fatto riferimento per chiamare il popolo a raccolta contro le pressioni internazionali. «Saddam - ha detto Ahmadinejad - attaccò l'Iran con il sostegno degli Usa e dell'Unione Sovietica e usando armamenti avanzati, ma fu sconfitto grazie al coraggio e alla resistenza del popolo iraniano».
La stessa resistenza, ha proseguito Ahmadinejad, gli iraniani
dimostreranno ora, dopo che, alla fine di dicembre, il Consiglio
di Sicurezza ha imposto sanzioni sulle importazioni di tecnologia nucleare e missilistica. «Devono sapere - ha affermato il presidente - che gli Iraniani prenderanno a pugni in faccia ogni superpotenza tirannica».
Il portavoce Elham ha fatto riferimento ad una legge votata
dal Parlamento in risposta alle sanzioni che chiede al governo
di «rivedere la cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)». «Decideremo sulla cooperazione con
l'Aiea - ha detto - in base ai nostri interessi. La legge non pone alcuna limitazione sulle ipotesi di abbandonare il Tnp o continuare nell'attuale situazione». «Abbiamo finora mostrato le nostre capacità (in campo nucleare) - ha aggiunto Elham - e altro verrà realizzato e mostrato».
ZC
02-GEN-07 17:09 NNN
Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, continua a sfidare il mondo. Oggi ha ribadito che il suo Paese continuerà nel programma nucleare nonostante una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che ha imposto sanzioni sull'importazione di tecnologia atomica e missilistica. Una decisione, ha aggiunto, che "non ha alcuna validità per gli Iraniani". "La nazione iraniana è saggia, continuerà nel suo programma nucleare ed è pronta a difenderlo completamente", ha affermato Ahmadinejad, parlando in un comizio nella città di Ahwaz, nel sud-ovest dell'Iran.
Il Consiglio di Sicurezza ha adottato le sanzioni nei confronti di Teheran il mese scorso per il rifiuto della Repubblica islamica di sospendere l'arricchimento dell'uranio. Il Parlamento iraniano ha risposto con una legge che chiede al governo di rivedere la sua cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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