La forbice va dai 1.531 euro netti al mese di un commesso del Senato appena assunto ai 23.206 mensili di un alto dirigente della Camera dopo 35 anni di anzianità. Ma nell’inchiesta, intitolata «Eldorado in Parlamento», in cima alla classifica - ben distanziati da tutti - ci sono i segretari generali di Senato (Antonio Malaschini) e della Camera (Ugo Zampetti), «che a fine anno arriveranno a incassare rispettivamente 485mila e 483mila euro lordi».
Nella
galleria presentata dal settimanale figurano anche i barbieri del Parlamento «che possono arrivare a guadagnare oltre 133mila euro lordi l’anno a fronte dei circa 98mila di un magistrato d’Appello con 13 anni di anzianità». Dalle inchieste emerge la realtà di un trattamento particolarmente vantaggioso anche per l’età pensionabile: al Senato l’età media della pensione è di 56 anni. Privilegi incredibili, che però non impressionano affatto i presidenti di Camera e Senato, Franco Marini e Fausto Bertinotti: «L’efficienza, l’altissima professionalità e la dedizione al lavoro dei dipendenti del Parlamento - replicano in una nota - rappresentano una realtà di chiara evidenza che colloca gli apparati delle due Camere tra le amministrazioni di livello europeo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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