Roma

Ai Deaflympics di Taiwan italiani sugli scudi

VENTUNESIMA EDIZIONE I Giochi si chiuderanno il prossimo 15 settembre Il segretario della Fssi Felice Pulici: «Vogliamo onorare i colori nazionali»

Ai Deaflympics di Taiwan  italiani sugli scudi

È in corso da qualche giorno a Taiwan la ventunesima edizione dei «Deaflympics», i Giochi olimpici riservati ai sordomuti, che si chiuderanno il prossimo 15 settembre.
A cavallo fra i Giochi di Melbourne (2005) e quelli di Atene (2013) gli oltre cento atleti azzurri puntano alla conquista di medaglie in serie, forti di capacità ed esperienze personali ma anche e soprattutto dell’attenzione loro rivolta dalla federazione (la Fssi, Federazione sport sordi Italia).
Schietto il messaggio del presidente Guido Zanecchia, pronto a spiegare che «il Deaflympics è un evento unico, che porterà soddisfazioni ai nostri atleti e un po’ di visibiltà per un movimento sportivo con numeri impressionanti». In sintonia con le sue dichiarazioni anche quelle del segretario generale, l’ex portiere della Lazio Felice Pulici: «Siamo pronti ad affrontare questo momento - annuncia Pulici - con il massimo dell’impegno per onorare i nostri colori nazionali e per veder sventolare ancora una volta, sempre più in alto, il nostro amato tricolore».
In gara ci sono 2670 atleti (1842 uomini e 828 donne) in rappresentanza di novantuno nazioni, 17 gli sport (a 13 dei quali partecipano gli italiani), venti le discipline e 182 le gare in programma. La città di Taipei è «invasa» da ranocchie verdi (la mascotte dell’evento ricorda vagamente quella del Mondiale di nuoto appena disputato con successo alle pendici di Monte Mario), manifesti, bandiere, video, giornali e statue pronte a simboleggiare la grandezza dell’evento, evidenziata in maniera sintetica dai numeri: 685 coach, 135 delegati, 135 interpreti, 156 rappresentanti degli staff sanitari, 44 compagnie media internazionali e 412 team leader, cui vanno aggiunti oltre seimila volontari.
La maggior parte delle attività verranno svolte nei due nuovi impianti sportivi realizzati in pieno centro cittadino (a dispetto del «bisogno di decentrare a tutti i costi») e rientranti nei progetti architettonici approvati e finanziati direttamente dal Governo centrale di Taiwan e dallo stesso Comune di Taipei, che ha «spinto» in maniera forsennata per organizzare al meglio l’evento.
La cerimonia inaugurale si è svolta lo scorso 5 settembre al «Taipei Stadium» (50mila posti; è il teatro di atletica leggera, calcio e pallacanestro), le gare sono iniziate il 6, il 15 ci sarà l’attesa cerimonia di chiusura. Prima dell’inizio dei Giochi, nel corso di una cena di gala, il presidente del Comitato paralimpico (e vicepresidente del Coni) Luca Pancalli, assieme allo sponsor ufficiale (Amplifon), ha salutato gli Azzurri.

La Fssi, da poco affiliata al Comitato Paralimpico, ha 84 anni e rappresenta un movimento importante, al confine tra gli sport dei disabili e le discipline dei normodotati, con cifre che parlano di 1900 tesserati per 110 società affiliate.

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