Ai domiciliari insulta i carabinieri sul web: in cella

Viene arrestato per aver segregato la fidanzata. Quasi per miracolo gli vengono concessi gli arresti domiciliari ma, una volta tornato a casa, va su Facebook e inizia a pubblicare insulti a 360 gradi riferiti ai carabinieri. Peccato che al sito Internet siano iscritti anche tanti militari. E stavolta un trentenne di Cerro al Lambro, finisce dritto in carcere.
Cocainomane, pregiudicato e più volte riconosciuto come violento, l'uomo viene arrestato nel febbraio 2009 dal Nucleo operativo di Lodi per sequestro di persona e lesioni aggravate ai danni della fidanzata milanese. Va a processo e qui il suo avvocato riesce a far cadere l'imputazione di violenza sessuale. A marzo viene condannato alla pena di due anni e sei mesi di reclusione ma subito posto agli arresti domiciliari, nonostante il parere contrario del pm. Insomma: gli va di lusso. Come niente fosse, invece, l'uomo fa il contrario. E su Facebook mantiene contatti anche con diversi pregiudicati della zona.

E decide di andare anche oltre pubblicando sulla sua bacheca una serie di insulti impronunciabili ai militari. I carabinieri di Melegnano si accorgono di tutto. Lo segnalano per ben sei volte al tribunale di sorveglianza di Milano e lo denunciano alla procura di Lodi per il reato di vilipendio alle forze armate.

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