Gioia Locati
La salute vien mangiando. Ma imparare a nutrirsi bene è unarte o - perché no - un «impasto» fatto di molti ingredienti: conoscere i cibi, i segreti per conservarli, cuocerli e renderli appetitosi. Perfino leducazione sanitaria può essere servita su un piattino prelibato, lo pensano da tempo allIstituto dei tumori che oggi presenta i nuovi corsi di cucina naturale. Aperti a tutti, alle famiglie, alle scuole, ai malati, agli ex pazienti (per iscriversi 800.22.32.95).
Si terranno a partire da novembre a Cascina Rosa, il campus di via Vanzetti che lIstituto riserva allepidemiologia e alla statistica sanitaria; la cucina è stata realizzata grazie ai fondi dell'associazione Salutedonna. «La prevenzione è cura e il valore del mangiare sano si impone soprattutto oggi che la scelta alimentare è tanto varia da stordire le persone» ha dichiarato Loredana Maspes, commissario straordinario. Via libera a lezioni per principianti, avanzate o a tema, come: le delizie del mare, la pasticceria dietetica, la cucina per le feste. Limportanza dellinformazione in cucina è sottolineata da Franco Berrino, direttore del dipartimento di Medicina preventiva e predittiva: «Ci sono molti luoghi comuni da sfatare, ad esempio: la carenza di calcio è una causa dellosteoporosi, ma la credenza errata è che servano il latte e i formaggi, entrambi ricchi di calcio, a prevenirla. In realtà apportano proteine animali e leccesso di queste provoca osteoporosi. I popoli della terra hanno sempre saputo che i cereali con i legumi e occasionalmente altri semi, sono lalimento delluomo. Nellultimo secolo lo stile alimentare è peggiorato: sono stati privilegiati cibi più ricchi di calorie, zuccheri, grassi e proteine animali ma di fatto più poveri di elementi utili alla nostra salute».
Questi errori sarebbero responsabili delle malattie dei Paesi ricchi: obesità, diabete, ipertensione, osteoporosi, infarto e molti tumori come quello dellintestino, del seno e della prostata. Ha aggiunto Berrino: «Ricerche condotte dal nostro dipartimento hanno dimostrato la possibilità di modificare favorevolmente, con lalimentazione, i parametri ematologici associati a un maggior rischio di tumori». Listituto cerca volontarie disposte a collaborare a due ricerche. La prima per prevenire il tumore al seno è rivolta a donne sane che non prendano la pillola anticoncezionale e che siano disposte a cambiare la propria dieta per sei mesi (rivolgersi a Milena Raimondi 02 23903552). Il secondo progetto è per prevenire laumento di peso e migliorare la qualità di vita durante la chemioterapia, si cercano donne operate di tumore al seno, in attesa di iniziare la chemioterapia (rivolgersi ad Anna Villarini 02 23903552).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.