«Certe persone andrebbero mandate a fare i lavori forzati in Cirenaica, per capire il valore vero del rispetto». Così si è espresso l' Arcivescovo di Genova, cardinale Tarcisio Bertone, sull'atteggiamento del ministro Calderoli, a margine dell' inaugurazione dell' anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico ligure.
«Certi limiti di comportamento non vanno in alcun modo oltrepassati, soprattutto in periodi di tensioni come questo», ha aggiunto.
Il cardinale ha poi ricordato l'impegno della Chiesa nel recuperare il dialogo con l' Islam: «Questi atti deplorevoli rischiano di vanificare l' impegno di chi sta lavorando per la pace - ha spiegato -; parlo per esempio della nomina recente del Nunzio Apostolico in Egitto».
Quella di Bertone, comunque, non è stata lunica reazione alle esternazioni di Calderoli.
«Un gesto politicamente irresponsabile e di cui in qualche modo si deve assumere le conseguenze». È questo il commento di Massimo Introvigne, il fondatore e direttore del Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni), a proposito della vicenda Calderoli e il conseguente assalto al consolato italiano in Libia.
«Detto questo, non possiamo mettere sullo stesso piano le vignette con il terrorismo - ha continuato Introvigne, ieri a Genova in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico alla Residenza Universitaria Le Peschiere - Mia madre diceva che bisogna distinguere i deficienti dai delinquenti. Quelli che fanno l'apologia delle vignette rientrano nella prima categoria, i terroristi che reagiscono mettendo bombe, rapendo persone occidentali e uccidendo addirittura, rientrano nella seconda. I due livelli di responsabilità sono ben diversi».
In merito al comportamento del ministro Calderoli, il professor Introvigne ha commentato:
«Io credo che Calderoli abbia fatto l'apologia dei deficienti in un momento politicamente pericoloso e che quindi sia giusto chiedere al ministro di dimettersi. Nello stesso tempo sono preoccupato perchè ci sono altre forze politiche, penso all'onorevole Diliberto che ha visitato gli Hezbollah o gli stessi Comunisti Italiani che partecipano a cortei dove si inneggia ad Hamas o alla cosidetta resistenza palestinese, che credo facciano l'apologia dei delinquenti».
«Anche questi ultimi, se un domani avranno responsabilità di governo - continua Introvigne illustrando il suo pensiero sulleventualità di un governo di centrosinistra - rischino di crearci problemi più gravi di quelli di Calderoli».
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