Air One a Sea: punteremo su Malpensa

da Milano

Air One, sfidando un po’ ogni superstizione, ha illustrato ieri alla Sea quali saranno i suoi programmi per lo scalo di Malpensa nel caso in cui la compagnia vinca la gara per Alitalia (meno 1% ieri in Borsa). Non è stata un’iniziativa di Air One, ma del presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, che nelle ultime settimane aveva invitato i due concorrenti allora in gara (poi Aeroflot si è ritirata) per presentare il piano della Sea, che prevede entro il 2012 investimenti per un miliardo di euro (l’80% concentrato a Malpensa). Lino Bergonzi, direttore generale della compagnia di Carlo Toto, ha espresso - se Air One acquisterà Alitalia - tre intenzioni: sviluppare l’attività su Malpensa; riacquistare le quote sul lungo raggio perse in questi anni da Alitalia, sempre su Malpensa; realizzare a Malpensa una base di armamento, impegno tante volte preso negli ultimi anni, e mai mantenuto. Bonomi ha preso atto con soddisfazione di queste affermazioni, ricordando il miglioramento degli standard di servizio dell’aeroporto. «Difficile che chi compra Alitalia possa disinteressarsi a Malpensa» ha detto Bonomi. Il punto critico, piuttosto, è un altro: come potrà Air One mantenere questi impegni viste le difficiltà di mercato a reperire aerei di lungo raggio? Quanto alla gara, ieri il Tesoro, rispondendo alla Consob, ha confermato la data del 12 luglio come termine per la presentazione delle offerte vincolanti.

Ieri Alitalia ha diffuso i dati finanziari di fine mese: l’indebitamento del gruppo, al 31 maggio, si è ridotto di 25 milioni di euro (meno 2,3%) rispetto al mese precedente. La posizione finanziaria netta è pari a 1.052 milioni di euro. Le disponibilità e i crediti a breve sono pari a 613 milioni (meno 3,6%).

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