da Milano
Per Airbus non c'è modo migliore per chiudere il suo «anno horribilis» se non con una serie di nuovi ordini e, soprattutto, la conferma che i clienti continuano a credere nell'A380, il colosso dei cieli ufficialmente pronto per entrare in servizio, avendo ottenuto le autorizzazioni dagli enti europei e statunitensi.
Le buone notizie, un vero regalo di Natale, arrivano dal Pacifico, dove Singapore Airlines ha confermato il proprio impegno, aggiungendo 9 ordini fermi e 6 opzioni ai 10 aerei ordinati nel 2001. Ieri è stato il turno della australiana Qantas, che ha firmato ordini per altri 8 A380, in aggiunta ai 12 già in programma. A prezzi di listino, una commessa da 2,3 miliardi di dollari. Inoltre Thai Airways, che solo qualche mese fa sembrava in procinto di cancellare il suo ordine per 6 A380, ha cambiato idea e ora è indecisa se raddoppiare la consistenza della commessa.
Evidentemente Airbus è riuscita a convincere le compagnie aeree che il peggio è passato e che l'A380 sarà consegnato a partire dal prossimo ottobre, e che i problemi industriali di produzione sono stati identificati e stanno per essere risolti. Certo Airbus ha dovuto fare forti concessioni: pagare pesanti penali (solo Qantas ha messo in bilancio un risarcimento di 81 milioni di dollari, somme analoghe sono andate agli altri clienti) ed offrire a condizione di favore e aerei sostitutivi per colmare i ritardi: Singapore Airlines ad esempio ha deciso di noleggiare 19 Airbus A330-300, mentre 4 andranno a Qantas. Ma la strategia sembra valida.
Ciò non toglie che i danni finanziari e di immagine subiti in questi mesi siano stati pesantissimi. E il mercato ha reagito duramente: a metà novembre Airbus aveva una quota di mercato del 35-37%, rispetto al 45% dello scorso anno. Con un totale di 600 ordini, in larga misura per aerei relativamente piccoli e poco costosi, Airbus sarà distanziata da Boeing, che ha superato le 800 commesse, con il grande bimotore B787 a fare da traino. Boeing è anche riuscita a vendere la versioni rinnovata del suo Jumbo, il B747-8 cargo. E così la speranza di Airbus di instaurare un monopolio nel settore degli aerei giganti è evaporata, e il successo della versione cargo dell'A380 è tutt'altro che sicuro. Tuttavia Airbus è in grado di rimettersi in sesto, purché non commetta errori nella realizzazione del suo nuovo aereo, l'A350XWB. Decisioni cruciali sul coinvolgimento di partner esterni e il finanziamento di questo progetto da 10 miliardi di euro dovranno essere prese a breve.
Airbus riprende quota con lA380
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