Coup de théâtre

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha nominato se stesso nel Consiglio d'indirizzo del Teatro Petruzzelli di Bari

Coup de théâtre
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È da quando Stefano Massini, direttore artistico della Pergola, ha spiegato la differenza tra chi ha cura della cultura loro - e chi ne fa scempio - gli altri - che seguiamo con attenzione le notizie su teatri, festival e musei. E la notizia di ieri, che girava su molti siti, anche quello del Corriere della sera, segno che Stefano Boeri ha dato l'autorizzazione alla pubblicazione, è che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha nominato se stesso nel Consiglio d'indirizzo del Teatro Petruzzelli di Bari, di cui la Regione Puglia è socio fondatore. Di fatto Emiliano, dovendo scegliere un membro dell'organo di controllo dell'ente lirico, dopo aver esaminato i curricula dei candidati, fra cui il suo, e avendolo trovato discreto, si è autonominato.

E per quanto si parli di teatro, non è una farsa.

E noi che volevamo nascere di sinistra, onesti, di specchiata dirittura morale, votati al bene del Paese e poi.

Sia chiaro: il governatore, a rigore di Statuto, lo può fare. È un'azione irrituale ma praticabile. Intanto però l'Autorità anticorruzione ha aperto un'istruttoria. Probabilmente, essendo alle porte la scelta del nuovo sovrintendente, ed essendo scoppiata una guerra fratricida all'interno del Pd, il governatore ha tenuto per sé una carica chiave, non fidandosi di altri. Il che va anche bene. Però, insomma.

Non aveva neanche un cugino? Un'amante? Un'amica? Una Nancy Dell'Olio?

Vabbè, abbiamo capito. Michele Emiliano, il quale oltre che politico è magistrato, sarà anche contrario alla separazione delle carriere. Ma è favorevolissimo all'accumulo delle cariche.

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