«Finirà che gli alassini arriveranno a rimpiangere addirittura la mia presunta arroganza e il mio carattere, il che è tutto dire» usa anche lironia Marco Melgrati, ex sindaco di Alassio e consigliere regionale del Popolo della Libertà denunciando la possibilità che la città della riviera di ponente possa perdere la sua stazione per colpa, a dire di Melgrati, dellatteggiamento del neo sindaco Roberto Avogadro: «Appare quantomeno strano che in campagna elettorale sembrava incredibile che bisognasse andare, con grave disagio, al di là della galleria dell'Aurelia bis per fruire del cinema, per quello che è un piacere, causa la chiusura dei cinema Alassini, ed ora invece, per una cosa che per molti pendolari, per lavoro o per studio, è una necessità, si può fare a meno della stazione ad Alassio, andando a prendere il treno a Bastia, cancellando Alassio da tutti i palinsesti ferroviari italiani e internazionali». Lesponente del Popolo della Libertà paragona il comportamento del neosindaco alla sua amministrazione e attacca: «L'arroganza che ricordavamo del Sindaco Avogadro sta riemergendo con forza: come si può permettere di scegliere per tutti con il 36% dei consensi? Ne avrà parlato con la Sua maggioranza? Non credo proprio, non è nel Suo stile».
«Promuoveremo come Pdl una raccolta di firme a favore della stazione ad Alassio - aggiunge il consigliere del Pdl - senza «se» e senza «ma», preludio alla richiesta di un referendum cittadino nel caso che Avogadro non apra un confronto democratico su questa importantissima scelta che può condizionare il futuro anche turistico di Alassio».
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