Alassio, il sindaco alle reginette: «Chiamatemi papi...»

Alassio, il sindaco alle reginette: «Chiamatemi papi...»

Altro che Naomi Campbell e Gisele Bundchen, il vero modello è la famiglia: queste le inclinazioni delle aspiranti miss Muretto, intervistate durante il casting di Milano e Roma per Miss Muretto. Con una stoccata alla politica che sa tanto di modi di dire, o peggio, di riportare alcuni luoghi comuni, non si sa quanto pensati e relativi a un reale convincimento
È quello che pensa il sindaco di Alassio Marco Melgrati, straordinario padrone di casa della rassegna di bellezza che è diventata di primo piano nel panorama nazionale. Le miss intervistate hanno parlato di «troppi scandali, leggi ad personam, polemiche che ogni giorno contornano la politica: credere alle buone intenzioni di chi governa il Paese sembra impossibile. Le nostre ragazze sognano e ambiscono a un futuro roseo, ma lo vedono sempre più minato dalla corruzione che sembra governare in ogni ambito, per lo meno in Italia».
Sornione e un po’ caustico, Marco Melgrati la butta in battuta. «Vorrà dire che mi farò chiamare papi», chiosa il primo cittadino, ricordando come «chi sceglie di diventare miss non è una luminare, tutt’al più ambisce a fare la velina... diciamo che è strano che non abbiano parlato di Noemi, invece che di Naomi».
Intanto, mentre le selezioni continuano, ricordiamo che chi vuole votare la «sua» miss Muretto, può collegarsi al sito del concorso e votare la ragazza preferita aiutandola a proseguire nel sogno.

Tra le miss ancora in gara solo 22 avranno la possibilità di partecipare, insieme ad altre 8 provenienti dai concorsi del circuito Miss Muretto alle finali di Alassio, e battersi per conquistare un titolo che ha incoronato ragazze diventate poi volti noti della televisione.

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