Anche la fantapolitica, come la fantasia, ha un limite. E dunque lidea della avances del centrosinistra a Gabriele Albertini non sfonda. Lipotesi, fantascientifica, è quella di una candidatura dellex sindaco di Milano contro il suo successore, Letizia Moratti. Concepita e covata dallUdc Pier Ferdinando Casini, oggi viene bocciata proprio da quelli che dovrebbero essere i compagni di strada di questo nuovo centrosinistra ambrosiano, ovvero gli esponenti del Pd.
La «proposta indecente» è storia di questi giorni, e ne ha dato notizia il Giornale. Era stato proprio il leader dei centristi, Casini, a tentare un approccio con lex sindaco, puntando probabilmente a unoperazione «alla Guazzaloca»: contare sul buon bottino di preferenze di Albertini per mettere le ali ai consensi dellUdc, che a Milano stenta non poco. Con una telefonata - mai smentita - lex presidente della Camera avrebbe dunque avanzato ad Albertini la sua proposta indecente: scendere in campo, come indipendente, alla guida di una coalizione di centro-sinistra. Ma avrebbe ottenuto, da parte di Albertini niente di più che un «sono lusingato».
E in effetti neanche il Pd ci crede. Non tanto per Albertini, quanto per la posizione incerta degli stessi udc, tuttora in giunta con il centrodestra. Così Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in consiglio comunale, prova a stanare lo stesso leader udc: «Casini - dice il capogruppo - dovrebbe piuttosto iniziare una discussione allinterno del suo partito su perché continua a far parte del centrodestra prima di proporre candidati bizzarri al centrosinistra».
«Se proponessimo Albertini - ha detto ancora Majorino - dovremmo giustamente fare unalleanza con il centrodestra. Non mi convincono le operazioni di trasformismo, che fanno confusione».
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