Albisola Superiore offre 50 posti Una donna spezzina «apre» la sua casa

La Liguria si mobilita per l’emergenza profughi del Nord Africa. All’indomani della riunione del Viminale, in cui le Regioni si sono dette disponibili a dare ospitalità a 50 mila immigrati, arrivano infatti le prime adesioni dal territorio. Si tratta del Comune di Albisola Superiore, pronta a ricevere 50 persone, e di una cittadina di La Spezia intenzionata a mettere il suo alloggio a disposizione di un nucleo famigliare di tre persone.
«È stato un piacere, arrivando in ufficio dopo la riunione al Viminale, trovare due messaggi di disponibilità all’accoglienza», commenta soddisfatta l’assessore alle Politiche sociali della Regione Liguria, Lorena Rambaudi. «Sono segnali importanti - aggiunge - che fanno partire una catena di solidarietà per rispondere alle richieste di cooperazione del governo per affrontare questa grave emergenza umanitaria». Sono 2 mila, in base al piano presentato, gli immigrati che dovrebbero trovare accoglienza in Liguria. «Nessun può chiamarsi fuori», commenta il sindaco di Albisola, e senatore del Pdl Franco Orsi. «Per la Liguria 2 mila profughi sono molti - sostiene ancora - ma, se ognuno fa la sua parte, il problema si può gestire». Secondo l’assessore Rambaudi, è importante individuare molti siti per piccoli gruppi, piuttosto che concentrare grandi numeri in poche realtà.

In questo modo, sostiene, sarà possibile «fornire una dignitosa accoglienza - sostiene - ed evitare problemi sul territorio».
Decisamente più preoccupati sono invece i residenti di Ventimiglia, che già sono alle prese con i nordafricani che tentano di passare la frontiera per la Francia. Martedì sera c’è stata tensione in stazione.

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