Milano - Brava, bene, bis. La «Milano da non bere» fa già scuola. Nessuno se l’aspettava, forse neanche il sindaco Moratti, ma la firma dell’ordinanza anti alcol ai minori ha riscosso un coro di approvazioni che fa già parlare di «modello Milano».
Un modello che potrebbe presto estendersi ad altre città. Sabato si sono registrati i commenti favorevoli di molti sindaci dell’hinterland, già intenzionati a seguire l’invito del presidente della Provincia Guido Podestà, che ha scritto a 138 Comuni sollecitandoli ad adottare misure analoghe. Ieri si sono aggiunti altri «ok», «brava Moratti», «bene Milano».
Così il capoluogo lombardo, dopo aver fatto da apripista alle nuove norme sulla sicurezza oggi detta la linea anche contro l’abuso di bevande alcoliche. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intanto, ha parlato di «un modello da imitare». Il capogruppo del Pdl alla Camera, Maurizio Gasparri ha invitato altri sindaci a seguire l’esempio della Moratti, mentre il collega primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, ha ammesso che «quando non ci sono alternative bisogna ricorrere ai divieti».
Ma anche sul piano locale si moltiplicano le emulazioni. A Ravenna il sindaco Fabrizio Matteucci (del Pd) ha annunciato che, in attesa di vederne gli effetti di Milano nei prossimi 40 giorni, si propone di chiedere il parere sull’ordinanza al prefetto, al Sert, al servizio Politiche giovanili, ma soprattutto ai presidi delle scuole. A Bergamo il neosindaco Franco Tentorio vuole dare il via a un censimento delle normative in vigore negli altri Comuni e dei loro effetti, per vedere se e come possano essere importabili anche nella sua città. La questione, ha fatto sapere l’assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi, sarà affrontata dalla giunta la prossima settimana.
La Moratti è promossa anche dal collega Flavio Zanonato, rieletto a Padova per il Pd grazie alla sua sensibilità sui temi della sicurezza: «Sto seguendo con attenzione - ha detto Zanonato - la sperimentazione presentata dall’amministrazione milanese. Non escludo che anche a Padova, se questo metodo funziona, si possa attuare un provvedimento del genere in futuro». «La vendita di alcol ai minori di 16 anni - ha ricordato - è già vietata per legge, ma credo che una multa da 450 euro sia un buon deterrente».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.