Ma alcuni orologi sono oggetti «senza tempo»

«Vintage», parola etimologicamente derivata dall’enologia per rappresentare una bottiglia di una favorevole annata, raffigura a oggi, nell’immaginario collettivo quel quid, quella particolarità che identifica epoche passate, ma di gran moda e che hanno visto dare alla luce, in differenti settori, oggetti di culto. Pezzi che, per le qualità superiori con cui sono stati prodotti e per la loro irripetibilità, hanno nel tempo progressivamente acquisito valore, divenendo ricercati oggetti da collezionare per passione, moda o semplicemente compravendita.
Gli orologi d’epoca ne hanno sempre rappresentato un’icona. Fin dalla metà degli anni ’80, nelle prime aste internazionali, i segnatempo non più in produzione smisero di essere considerati «di secondo polso», posizionandosi in una proficua e raffinata nicchia dell’antiquariato e del collezionismo. Settore che, negli anni più recenti, ha vissuto un consolidamento ed una crescita dei consulenti e dei clienti finali grazie ad una rinnovata percezione del fenomeno: l’orologio d’epoca, infatti, identifica un eccellente «bene rifugio» per estimatori e investitori. Il collezionismo si consolida e si afferma come fenomeno indipendente, si evolve verso una ricerca di oggetti rari, particolari, unici.
Il valore dipende sempre di più dallo stato di conservazione dell’originale. L’attenzione si focalizza su oggetti di altissima qualità, essenziali come i «tecnici» di Rolex o il leggendario «Daytona», con tutte le sue innumerevoli ed accattivanti versioni, i cronografi Omega, Longines, Movado, le eccentriche forme dei Vacheron Constantin, gli aristocratici Cartier degli anni ’30 e ’40 e, soprattutto, sulla Maison regina del mercato del collezionismo: Patek Philippe, con i suoi pluricomplicati più introvabili, le avveniristiche forme rettangolari, la magia e l’armonia delle proporzioni dei classici «tondi», il tutto accompagnato da una valenza tecnica superiore.
Continuare a elencarli tutti sarebbe impossibile, considerando che anche marche minori meno conosciute, hanno prodotto veri e propri gioielli di tecnica ed eleganza.


Agli appassionati non resta quindi che tentare di precorrere il mercato seguendo il proprio gusto, ricordando che la passione per un orologio d’epoca appaga sempre, se acquistato per piacere o per piccolo grande investimento su consiglio di stimati e referenziati consulenti.

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