Ieri Aldo Busi è riapparso in televisione. Sotto forma di lettera. Bandito dagli alti vertici della Rai, lo scrittore che mercoledì ha lasciato l’Isola dei famosi dopo aver lanciato una serie di dure provocazioni, ha fatto alcune precisazioni per iscritto. Visto che non poteva comparire sugli schermi, la missiva è stata letta da Simona Ventura a Quelli che il calcio durante lo spazio dedicato al reality. L’intellettuale che ha fatto arrabbiare parte degli italiani parlando di omofobia (riferendosi - sembrava - al Papa), tirannide (riferendosi - sembrava - a Berlusconi) e adozioni (riferendosi - era chiaro - al figlio adottivo di Renato Zero), ha fatto alcune precisazioni soprattutto sulle sue affermazioni sul Pontefice. Non si è scusato, però le sue parole mostrano una volontà di recuperare le «malefatte» che francamente stupiscono chi lo ha sempre visto come il «duro e puro» degli intellettuali. Insomma, perché uno come lui si mette a tirare strali a destra e manca e poi si «abbassa» a precisare? Di certo, sotto non c’è un pentimento...
Comunque, nella lettera di ieri Busi prima di tutto si chiede «come si possa bandire qualcuno la cui ultima presenza in Rai in diretta se ben ricordo risale a circa 10 anni fa». Poi continua: «Vengo accusato di “gravi violazioni delle regole e delle normative contrattuali”. E cos'avrei fatto o detto di così grave? Io so di aver rispettato fino in fondo gli impegni contrattuali che ho sottoscritto». Ed ecco la parte sul Papa: «Mi si attribuiscono offese a questo Papa il cui nome, come risulta anche dalla trascrizione del parlato, so di non aver pronunciato. Certo, ho denunciato l'omofobia e ho detto quel che la scienza ha accertato, e che cioè l'omofobia cela una latente omosessualità e una voglia vendicativa verso quanti la vivono liberamente. Quindi se i giornali hanno scritto che ho ingiuriato indirettamente questo Papa, di sicuro è che gli stessi l'hanno ingiuriato direttamente... Non voglio certo rinnegare le mie convinzioni di perfetto anticlericale, ma rispetto le posizioni diverse dalle mie e i sentimenti dei credenti di ogni fede...».
Infine conclude: «Io ho detto ciò che penso da tutta la vita, e che cioè non esiste cittadinanza che non meriti d'essere rispettata e che la persona umana non si può circoscrivere alla sua sessualità, fermo restando l'assoluto rispetto verso i bambini e le persone non consenzienti. Ho partecipato all'Isola per il gusto di mischiare le carte e confondere i pregiudizi... So di non essere piaciuto a tutti, ma Le confesso che io mi sono piaciuto molto». Insomma, pure Busi nell’Italia clericale, deve stare attento a quel che dice sulla Chiesa.
Chissà se ora lo faranno tornare in Rai, come chiede la Ventura ripetutamente, anche per salvare il suo show dalla noia. (Intanto già oggi lo scrittore sarà online sul suo canale web, www.simonaventura.it). O magari si aprirà l’asta per averlo in altre Tv: magari su La7, magari mercoledì, proprio contro l’Isola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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