«No alla liberalizzazione del servizio taxi». Lo ha detto il ministro alle Politiche agricole e candidato a sindaco a Roma per An, Gianni Alemanno, incontrando ieri mattina i rappresentanti dellUnione dei radio taxi dItalia nella sede di Via del Casale Lumbroso. Per Alemanno la formula giusta per rilanciare la categoria va trovata nella «gestione concordata delle licenze, in una maggiore flessibilità delle turnazioni e in un maggior rispetto delle corsie preferenziali». «A tutto questo va aggiunta - ha proseguito - la necessaria condivisione delle soluzioni individuate per ottenere una riorganizzazione della mobilità urbana e del trasporto pubblico». Sempre a proposito di «auto bianche», il capogruppo di Alleanza nazionale in Campidoglio Sergio Marchi chiede «più attenzione nei confronti dei tassisti romani esposti quotidianamente ai rischi e alle truffe di un mestiere difficile e una lotta serrata allabusivismo che penalizza chi il tassista lo fa onestamente rispettando le regole». «Lasciare il terreno libero agli irregolari - continua Marchi - è una presa in giro per i tassisti onesti ma è anche un modo per il Comune di fare spallucce e sorvolare sul fatto che il servizio taxi regolare non riesce a soddisfare la domanda di una città come Roma non solo densamente abitata ma affollata di turisti che utilizzano proprio il taxi per muoversi». Lassessore capitolino alla Mobilità, Mauro Calamante, replica: «In questi ultimi anni nella nostra città è stato rilanciato un confronto con le associazioni di categoria che ha portato allaccordo per il rilascio di 450 nuove licenze senza una sola ora di sciopero da parte dei lavoratori».
Calamante ha detto di «aver investito circa 800mila euro per le prime 69 colonnine da cui chiamare un taxi a costi più bassi; infine segnale di lotta è labusivismo è il giro di vite stabilito ieri dal prefetto per Fiumicino».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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