Alemanno paga per cacciare i rom: via dall’Italia con mille euro

Roma«Roma non può diventare una gigantesca baraccopoli». Per i nomadi non ci sono case, né ci saranno e gli sgomberi dei campi abusivi proseguiranno. Questa la decisione del sindaco Gianni Alemanno. A quelli che accettano il rimpatrio assistito, prassi prevista in tutti i paesi Ue e già messa in atto ad esempio in Francia, verrà elargito un incentivo di 1.000 euro messi a disposizione per metà dal Comune e per metà dal Vicariato. Il Campidoglio insomma sembra deciso a non cedere a quello che ritiene un vero e proprio ricatto, messo piedi attraverso la strumentalizzazione di un gruppo di rom da parte di alcuni associazioni di volontariato e della sinistra. Neppure l’occupazione della basilica di San Paolo da parte di un centinaio di nomadi smuove Alemanno, messo sotto accusa dalle associazioni e dall’opposizione che hanno paragonato gli sgomberi dei campi abusivi alle persecuzioni naziste. «Non possiamo offrire un alloggio alle famiglie sgomberate come richiedono nomadi e associazioni -insiste Alemanno-. Se accettassimo questa ipotesi significherebbe che a Roma arriverebbe un flusso incontenibile di persone che verrebbero qui nella convinzione di trovare una casa».
Un’invasione che Roma non può permettersi perché già scoppia. «Se sommiamo i nomadi ai rifugiati, ai senza fissa dimora, ai richiedenti asilo arriviamo a 22.000 persone -spiega il sindaco-. Il circuito di accoglienza arriva ad assisterne la metà. Se diamo segnali di accoglienza indiscriminata il rischio è che Roma si trasformi in una enorme baraccopoli. Non possiamo cedere ad una logica ricattatoria che vuole negare il nostro piano nomadi e la demolizione delle baracche abusive». Il braccio di ferro tra l’amministrazione capitolina e il vicariato da una parte con i rom sostenuti da volontari e rappresentanti dell’opposizione dall’altra è proseguito ieri per tutto il giorno. Alcuni nuclei familiari hanno accettato la proposta del Campidoglio per un rimpatrio assistito. Così donne e bambini sono stati trasferiti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Castelnuovo di Porto mentre gli uomini adulti potranno trovare un pasto ed un letto nei centri Caritas di Roma, in attesa del rimpatrio assistito con l’incentivo dei 1.000 euro per famiglia. In molti però non hanno accettato il rimpatrio decisi a passare di nuovo la notte in Chiesa.
A chi attacca Alemanno risponde Fabrizio Santori, Commissione sicurezza.

«Chi vuole aiutare gratis i nomadi si faccia avanti -dice Santori-isituirò un albo della solidarietà presso il Campidoglio cui potrà iscriversi chiunque sia pronto ad accogliere i rom sgomberati senza però chiedere rimborsi in cambio».

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