Alenia in corsa per vendere i suoi cargo militari agli Usa

L’Esercito ha bisogno di 33 aerei da trasporto per 1,3 miliardi. Il numero potrebbe salire a 140

Andrea Nativi

da Milano

Conto alla rovescia per Alenia Aeronautica, società di Finmeccanica, che aspetta l'emissione del bando di gara per la fornitura di un aereo militare da trasporto tattico per l'Esercito e potenzialmente anche l'Aeronautica degli Stati Uniti. Il solo requisito iniziale dell'Esercito riguarda 33 aerei e vale 1,3 miliardi di dollari, ma l'esigenza complessiva della forza armata si aggira sui 140 velivoli. A questi potrebbero aggiungersi altre decine di aerei per l'Aeronautica, nonché speciali versioni per le Forze Speciali. Il programma ha quindi un valore potenziale quindi di diversi miliardi di dollari e fa gola a molti.
Alenia Aeronautica ha formato con la società statunitense L-3 una apposita joint venture, Gmas, Global Military Aircraft Systems, per offrire il suo C-27J. Il rivale da battere è il C-235/295 di Eads, offerto congiuntamente con un socio statunitense, la Raytheon. Anche Boeing sta studiando come trovarsi un ruolo: da un lato ha discusso con l'ucraina Antonov la possibilità di proporre una versione «americanizzata» del suo An-72. In alternativa Boeing ha sondato Gmas, proponendosi per l'assemblaggio del C-27J presso i suoi stabilimenti in California.
In effetti la richiesta di offerte era prevista per ottobre, ma è stata poi rinviata a dicembre. All'ultimo minuto il Pentagono ha fermato tutto, ordinando a Esercito e Aeronautica di studiare un modo per combinare i rispettivi programmi, visto che di fatto entrambi riguardano la stessa categoria di aereo. Entro la fine di aprile le due forze armate dovranno trovare un accordo, poi la gara dovrebbe finalmente partire, perché l'Esercito, che ha già messo da parte i soldi per acquistare i primi 33 aerei nell'arco di 5 anni, vorrebbe scegliere il vincitore entro l'estate. Il velivolo italiano è in realtà favorito perché, seppure più costoso, offre prestazioni decisamente superiori a quelle del rivale, che è la versione militare di un aereo civile. Inoltre Eads è in urto con il Pentagono per aver venduto il suo aereo al Venezuela, al punto che gli Stati Uniti hanno imposto l'embargo sulle apparecchiature elettroniche di produzione americana presenti sull'aereo, bloccando la fornitura.
Il coinvolgimento nella competizione americana non distoglie Alenia dalle iniziative per crescere nel settore civile. Tuttavia la prevista alleanza con la russa Sukhoi, con l'ingresso di Alenia con una quota del 25% nella Scac, il braccio civile di Sukhoi responsabile dello sviluppo della nuova famiglia di jet regionali Rrj, che doveva essere annunciato lo scorso settembre, non è stata finora perfezionata. Alenia avrebbe dovuto effettuare un investimento di circa 200 milioni di dollari, contribuendo a coprire una fetta dei costi di sviluppo, stimati in 700 milioni di dollari.


Ma a disturbare i negoziati con Sukhoi è arrivata l'improvvisa decisione della canadese Bombardier di cancellare il proprio programma per un jet regionale da 100-130 posti e di cercare invece un partner per realizzare una macchina di questa classe, scegliendolo fra i tre Paesi che hanno propri progetti in corso: India, Cina e Russia. Uno sviluppo che complica sicuramente, anche se non preclude, magari con un diverso ruolo l'ingresso di Alenia in Scac.

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