Serialità

Alessio Boni e il "metodo Fenoglio" contro la mafia

Un carabiniere anomalo. Così lo descrive Alessio Boni, che lo interpreta in Il metodo Fenoglio

Alessio Boni e il "metodo  Fenoglio" contro la mafia

Ascolta ora: "Alessio Boni e il "metodo Fenoglio" contro la mafia"

Alessio Boni e il "metodo Fenoglio" contro la mafia

00:00 / 00:00
100 %

Un carabiniere anomalo. Così lo descrive Alessio Boni, che lo interpreta in Il metodo Fenoglio (la nuova serie di Raiuno, in onda da lunedì 27): «Il maresciallo Pietro Fenoglio, infatti, è diventato carabiniere solo per caso. Voleva fare lo scrittore, ha una vasta cultura, è del Nord e presta servizio nel Sud». Ma soprattutto «detesta la violenza. Vorrebbe ammanettare tutti senza manette. Usando solo la psicologia». Appunto questo è il «metodo» descritto da Gianrico Carofiglio, autore della trilogia da cui è tratta la serie (per la regia di Alessio Casale): «una teoria secondo cui, per battere la Mafia, devi conoscerla psicologicamente, entrare in empatia, assimilarne la mentalità, il codice d'onore». Importantissima anche la connotazione geografica e storica.

«Siamo a Bari, nel 1991 spiega la direttrice di Raifiction, Maria Pia Ammirati- Un anno critico, in qualche modo catartico, della nostra storia recente. L'anno della morte di Falcone e Borsellino, dell'incendio del teatro Petruzzelli e della nascita della nuova criminalità barese». «Fenoglio scende a Bari quando, in certe zone della città, nemmeno le autorità osano entrare aggiunge Boni - quando in città c'è una mattanza: quasi un morto al giorno. Con la sua capacità psicologica di saper guardare oltre le apparenze, Fenoglio capisce che quella della Bari di allora non era semplice malavita occasionale. Ma che si stava costituendo come vera e propria mafia». Quanto dei libri originali è rimasto nella fiction tv? «Lo scrittore che si aspetti di ritrovare nelle fiction esattamente ciò che c'è nei suoi libri, è destinato alla delusione osserva Carofiglio- ed è ovvio, anzi giusto, che sia così. Uno scrittore si augura sempre che una serie replichi soprattutto lo spirito, della sua storia; il senso dei suoi personaggi.

E qui i personaggi davvero credibili, decisamente ben interpretati».

Commenti