Alexis Tsipras: "La Troika va abolita". Berlino risponde: "Non si può"

Il premier greco sfida l'Europa per non pagare i debiti. E da Berlino lo gelano

Alexis Tsipras: "La Troika va abolita". Berlino risponde: "Non si può"

"La Troika va sostituita". Alexis Tsipars sfida l'Europa e il Fondo Monetario internazionale. "Credo che sia ora di sostituire la Troika perchè l'Europa ha bisogno di prendere fiato", ha spiegato il premier greco nel corso della sua prima visita ufficiale a Cipro. "La Troika è stata criticata per la sua mancanza di legittimazione", ha aggiunto durante una coferenza stampa congiunta con il presidente cipriota Nikos Anastasiadis, "e la sua sostituzione sarebbe un passo istituzionale importante per il bene della Grecia e dell'Europa", ha aggiunto. Le parole del premier greco hanno subito scatenato le reazioni di Berlino. Il governo tedesco esclude la possibilità di una rimozione della Troika e non accetta di rivedere il ruolo degli ispettori di Bce, Commissione europea e Fondo monetario internazionale. Secondo il portavoce di Angela Merkel "nel governo non vi è alcuna indicazione che essa non debba essere mantenuta".

Poi sempre Tsipras, da Cipro ha negato che la Grecia stia cercando una collaborazione "speciale" con la Russia. "Stiamo portando avanti negoziati importanti con i nostri partner europei e con quanti hanno prestato denaro alla Grecia. Non ci sono altre priorità" ha detto, "la nostra priorità è un accordo con i creditori a beneficio di tutti". Senza dubbio però, ha sottolineato Tsipras, la Grecia e Cipro possono fare da "ponte" tra Ue e Russia. "Abbiamo discusso con il presidente Anastasiadis", ha detto il leader greco, "la possibilità di intraprendere alcune iniziative per allentare la tensione tra Russia e Unione europea per il bene di tutti i popoli europei".

Intanto nella guerra tra Troika e Tsipras arriva anche la mossa della minoranza dem che chiede a Renzi di "non lasciare solo Tsipras": "L’emergenza greca è un’opportunità politica da cogliere per riformare un assetto dell’euro ormai insostenibile sul piano democratico e economico, correggendo una rotta che altrimenti porta al naufragio. Riteniamo decisivo raccogliere e sostenere le proposte del governo greco: per fare un’operazione verità a Bruxelles; per archiviare la stagione della Troika; per una conferenza europea sul debito pubblico che alleggerisca la zavorra su una ripresa altrimenti impossibile; per rivedere l’agenda delle riforme strutturali superando la pressione verso la svalutazione del lavoro e le privatizzazioni a qualsiasi costo; per aprire una stagione di politica economica orientata al sostegno alla domanda aggregata", chiedono, in una lettera aperta a Matteo Renzi, Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre.


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