
"Gli hot spot fanno parte di un pacchetto di interventi. Noi li faremo se il pacchetto sara completo". Parola di Laura Boldrini. Solo ieri sera la presidente della Camera, ospite nel salotto di La7 a diMartedì, aveva dichiarato con la convizione di chi sembra sapere il fatto suo che l'Italia non si sarebbe piegata alle richieste della Germania e della Francia senza chiedere in cambio qualcosa.
Quel "pacchetto completo" che la Boldrini ieri ha detto essere la condizione ultima per aprire gli hot spot non esiste. La presidente o ha mentito, oppure non era al corrente di quanto sta accadendo. In entrambi i casi è molto grave.
I funzionari di Easo, Europol, Eurojust e Frontex, infatti, si trovano nei centri di Lampedusa, Trapani, Porto Empedocle, Pozzallo e Augusta e a loro dire gli hot spot italiani "stanno iniziando a funzionare". Questo significa che sono stati già aperti. A confermarlo è il portavoce della Commissione europea con delega agli affari interni. Tutti i migranti che arriveranno in Europa passeranno da qui, e solo una parte di essi poi prenderà la via degli altri Paesi europei che predicano l'accoglienza e poi si fanno carico solo di qualche decina di migliaia di immigrati.
Il prossimo primo ottobre, infatti, è prevista una riunione delle autorità italiane, greche e degli ufficiali di collegamento degli stati membri per discutere su come ricollocare (solo) 40mila richiedenti asilo. L'Italia, insomma, dirà addio ad appena 24mila migranti, che finiranno agli altri Stati membri. La Grecia, invece, potrà alleggerirsi dal peso di 16 richiedenti asilo. Guiardando alle immagini dell'isola di Kos, delle masse di migranti che attraversano i territori italiano e greco, sembra uno scherzo.
Intanto la portavoce dell'esecutivo di Bruxelles ha precisato che per 'hot spot' non si intendono i centri di identificazione dei richiedenti asilo nei Paesi di primo arrivo, ma i "gruppi di persone e funzionari delle agenzie dell'Unione europea" che collaborano con
le autorità italiane nella registrazione dei migranti.Una cosa è certa. La Boldrini ha detto che l'Italia non si sarabbe fatta imporre gli hot spot senza ottenere qualcosa in cambio. E invece non è così.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.