Alitalia aspetta Air France e fa mille assunzioni

La compagnia trasforma contratti a termine in apprendistati grazie alla Regione Lazio, con agevolazioni Ue. Domani inizia la settimana decisiva per la cessione. E Malpensa manda 900 dipendenti in cassa integrazione per due anni

Alitalia aspetta Air France e fa mille assunzioni

da Milano

Agli sgoccioli della sua gestione statalista, Alitalia si appresta a fare quasi un migliaio di assunzioni: poco meno del 5% dell’intera forza lavoro. Si tratta della «regolarizzazione» di personale stagionale appartenente ad Az Airport, la società dell’handling, con sede a Fiumicino, che fa capo ad Az Servizi. L’escamotage utilizzato deriva dai fondi messi a disposizione dalla Ue che transitano attraverso la Regione Lazio: si tratta della trasformazione di contratti a termine (stagionali), in contratti di apprendistato che, alla fine del periodo, diventeranno automaticamente a tempo indeterminato. I primi 400 dipendenti sono stati «sistemati» nei giorni scorsi; a breve arriverà la firma per altri 4-600; l’accordo è avvenuto tra l’azienda e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, propiziato dall’assessore regionale al lavoro Alessandra Tibali (Rifondazione).
Spiega Massimo Bonafede, segretario regionale della Uil trasporti: «Da un lato si dà un futuro certo a personale precario la cui prima assunzione risale al 2000; dall’altro l’azienda potrà risparmiare tra il 20 e il 30% di contributi, come prevedono le norme comunitarie». Si tratta di personale operaio di pista e di impiegati aeroportuali «necessari allo svolgimento della normale attività», già in organico e finora presi e lasciati ogni 6-8 mesi, come vuole la dura legge del precariato. L’apprendistato non sarà uguale per tutti. Anzi, una cinquantina di persone, il cui primo ingresso in azienda risale al 2000, sono state assunte a tempo indeterminato; così come sono stati assunti tout court coloro che, per età, non rientravano nella categoria dell’apprendistato. Per tutti gli altri si è utilizzato un sistema a scaglioni: gli assunti nel 2001 avranno un apprendistato di 12 mesi, quelli del 2002, di 24 mesi e via a crescere per gli anni successivi a 30, 36 e 42 mesi; il periodo di apprendistato, ovviamente, è l’arco temporale dei benefici economici per l’azienda.
Al di là del significato sociale dell’operazione, stupiscono due cose: che Alitalia assuma mille persone mentre le sue perdite corrono a una velocità di 1-1,5 milioni al giorno, e che questa decisione sia stata presa a ridosso della cessione della compagnia ad Air France, i cui piani prevedono un consistente numero di esuberi. È difficile pensare che una questione definita «marginale» da fonti vicine alla trattativa abbia avuto un avallo da Parigi. Ma è anche curioso che si appesantisca Az Airport quando non è definito il destino di Az Service.
Domani alle 10, si riunirà il cda di Air France.

Il presidente Spinetta illustrerà la proposta per Alitalia e chiederà l’incarico formale di presentarla a Roma. Già domani potrebbero essere rese pubbliche le linee principali del piano; l’offerta vincolante sarà presentata non oltre il 14, data di scadenza dei due mesi per la trattativa in esclusiva.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica