Roma - Domenica con qualche disagio per i clienti di Alitalia. Lo sciopero di quattro ore - dalle 12 alle 16 - indetto dal sindacato di base Sdl negli aeroporti italiani ha determinato la cancellazione preventiva di 38 voli nazionali dei quali undici in partenza dallo scalo di Fiumicino.
L’agitazione ha prodotto meno danni agli utenti di quanti avrebbe potuti arrecarne perché Alitalia si era mossa in anticipo informando i passeggeri e attivando le procedure di ricollocazione su altri voli. Un sindacato, che non ha sottoscritto gli accordi con Cai del 2008 e dunque non è riconosciuto dall’azienda, ha tuttavia potuto causare disservizi con la sua protesta.
E a guardare il sito del Garante degli scioperi nei prossimi 30-40 giorni è prevedibile qualche altro «intoppo» per chi intende viaggiare in aereo. Il 23 ottobre è stata indetta l’agitazione generale Sdl-Rdb-Cobas per protestare contro le politiche del governo. Nello stesso giorno Filt-Cgil e Fit-Cisl «bloccheranno» Air One CityLiner, il vettore regionale. Il 4 novembre gli iscritti a Cisl, Uil e Ugl di Air One sciopereranno per 4 ore (12-16). Anche la Cgil sta pensando di organizzare ulteriori agitazioni.
Questi «intoppi» sono difficilmente comprensibili per quei cittadini che speravano in una rassicurante normalità una volta conclusosi il lungo iter del passaggio della ex compagnia di bandiera alla Cai di Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. Ma nel gruppo Alitalia sono rimaste ancora aperte alcune questioni con il sindacato.
La principale riguarda l’integrazione con Air One. Unificati i sistemi informatici, le rotte e i servizi alla clientela, resta da definire l’«armonizzazione» del contratto per il personale navigante, attualmente differente per i dipendenti Alitalia e per quelli del vettore che apparteneva a Carlo Toto. Se la prima questione interessa tutte le principali sigle sindacali che lamentano l’azione unilaterale di Cai, la seconda interessa soprattutto quelli politicamente vicini alla sinistra (Cgil e Sdl) e concerne la cosiddetta applicazione degli accordi di Palazzo Chigi sulle assunzioni del personale della vecchia Alitalia rimasto fuori. In particolare, secondo la Cgil, Colaninno & C. dovrebbero assumere circa 200 assistenti di volo e una settantina di piloti e a tal proposito sono state già avviate due procedure di raffreddamento, ossia è stata richiesta una convocazione per evitare che il conflitto sfoci direttamente in uno sciopero.
Ultimo argomento di confronto è CityLiner. I dipendenti del vettore regionale ancora non hanno uno specifico contratto e continuano ad operare con quello vecchio che tutti i sindacati giudicano «penalizzante».
Alitalia ribadisce la disponibilità al confronto nel reciproco rispetto dei ruoli. Le paralisi determinate dagli scioperi del passato non si ripeteranno, ma il 23 ottobre e il 4 novembre sarà meglio informarsi adeguatamente prima di prendere l’aereo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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