Paolo Stefanato
da Milano
In una giornata nera, anzi nerissima, sul piano operativo, durante la quale Alitalia ha cancellato 25 voli da Roma e da Milano, la compagnia ha comunicato un lieve miglioramento dellindebitamento netto. Le inefficienze dellattività di trasporto, che fanno inviperire i passeggeri e degradano limmagine aziendale, sono ancor più gravi in questo momento di «esame» cui è sottoposto il managament della compagnia, e riflettono una preoccupante debolezza organizzativa.
Laggiornamento finanziario risponde alla richiesta della Consob, che tiene mensilmente monitorate le società in crisi. Lindebitamento netto del gruppo al 31 maggio si è ridotto di 30 milioni di euro (meno 3,2%) rispetto al 30 aprile 2006 portando la posizione finanziaria netta a un «rosso» di 914 milioni dai precedenti 944 milioni. Per quanto riguarda la capogruppo, lindebitamento al 31 maggio si è ridotto di 21 milioni di euro (meno 2,3%) portando la posizione finanziaria netta a 890 milioni dai 911 del 30 aprile precedente. Le disponibilità e i crediti finanziari a breve del gruppo al 31 maggio risultavano pari a 932 milioni, in linea con le consistenze al 30 aprile 2006. La società ha ancora in cassa buona parte dellaumento di capitale di sei mesi fa.
In Borsa ieri Alitalia ha registrato un altro buon rialzo (più 4,44%) che sommato ai recenti rialzi porta a un recupero superiore al 30% rispetto al minimo toccato il 25 maggio. Alitalia veniva dallexploit di giovedì, quando sulle indiscrezioni della possibile, prossima cessione di terreni nellambito del Comune di Fiumicino e adiacenti laeroporto, aveva fatto schizzare il titolo del 7,4%.
Aeroporti di Roma ha intanto precisato con una nota il proprio ruolo nelloperazione. La società «essendo venuta a conoscenza dellipotesi di alienazione attraverso primari operatori del settore direttamente contattati da Alitalia, si è limitata a chiedere ulteriori elementi informativi atti a consentire una compiuta valutazione. Ciò al fine di poter formulare, eventualmente anche da sola, unofferta per larea in questione. Ogni ulteriore ipotesi - conclude intransigente la nota - è destituita di fondamento». In realtà, secondo la ricostruzione che ci è stata possibile, una cordata era stata formata pariteticamente tra Adr, Fondiaria-Sai, Lamaro (gruppo Toti) e Fimit (fondo di Capitalia).
La trattativa è stata condotta rapidamente, la settimana scorsa cè stato un incontro dei rappresentanti degli acquirenti con lo stesso Giancarlo Cimoli. La volontà dellAlitalia era di sottoscrivere un preliminare entro giugno e latto notarile entro il 28 dicembre, con pagamento (di 120 milioni) dilazionato. A conclusione molto vicina, nel consiglio di Adr sarebbe stata Gemina a mettersi di traverso, esprimendo il suo diniego a un aumento di capitale, e affermando, piuttosto, di voler procedere senza i partner.
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